Blitz antidroga a Palermo, sette arrestati In carcere favoreggiatore Messina Denaro

Maxi operazione antidroga dei carabinieri di Palermo: tra gli arrestati, figura anche un favoreggiatore della latitanza di Matteo Messina Denaro. Alle prime luci dell’alba, tra il capoluogo siciliano e Napoli, i militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale su richiesta della Procura distrettuale antimafia, nei confronti di sette persone accusate di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Tra gli arrestati Matteo Cracolici, 49 anni, Giuliano Marano, 44 anni, Francesco Greco 63 anni, Francesco Failla, 42 anni, Marino Antonino, 38 anni, e Francesco Battinelli, 53 anni. Umberto Fiorillo, 52 anni, la settima persona ricercata nell’operazione antidroga dei carabinieri, si è consegnato alla caserma di Casoria (Napoli). Durante le indagini i militari hanno accertato che l’uomo in più occasioni, avrebbe guidato l’auto che faceva da staffetta al furgone con il quale l’organizzazione ha trasportato la droga da Napoli a Palermo.

L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e Teresa Principato, oltre che dai sostituti Caterina Malagoli e Francesca Mazzocco, è una costola di quella denominata Panta Rei, conclusasi nel dicembre 2015 con l’arresto di 38 persone ritenute appartenere ai mandamenti mafiosi di Porta Nuova e Villabate-Bagheria. In particolare, i carabinieri hanno individuato un canale di approvvigionamento di stupefacenti di hashish sull’asse Napoli-Palermo, che serviva a inondare le piazze di spaccio della città. I rapporti tra esponenti di vertice del mandamento di Porta Nuova e un noto pregiudicato 50enne palermitano, Cracolici – già favoreggiatore di Matteo Messina Denaro e contiguo all’organizzazione mafiosa e da sempre attivo nel  traffico di droga tanto da esserne uno dei principali referenti, specie nei rapporti con i fornitori campani – ha permesso di documentare i traffici illeciti, individuando i ruoli dei soggetti arrestati e il sequestro di ingenti quantitativi di droga.

Secondo quanto ricostruito dai militari Cracolici, supportato da co-finanziatori palermitani, anch’essi legati a consorterie mafiose cittadine, andava periodicamente a Marano, nel Napoletano, nell’abitazione di un insospettabile imprenditore 63enne al quale consegnava cospicue somme di denaro celate nel doppio fondo della sua autovettura per far poi rientro a Palermo. Nei giorni successivi il fornitore, tramite un corriere, inviava a bordo di un veicolo opportunamente modificato e preceduto da un’auto staffetta ingenti quantitativi di droga verso il capoluogo siciliano che venivano nascosti in un villino ad Aspra, nel comune di Bagheria, messo a disposizione dagli acquirenti palermitani, per poi essere distribuiti e spacciati in città

Durante uno di questi viaggi, nel giugno 2015, sono stati sequestrati 131 chilogrammi di hashish trasportati nel doppio fondo di un veicolo. Le indagini hanno evidenziato un sistema collaudato, ritenuto assolutamente sicuro dai soggetti coinvolti. Gli stessi fornitori napoletani manifestavano di avere rapporti ventennali con esponenti palermitani attivi nel traffico di droga e, nel corso di alcune conversazioni, si vantavano persino del fatto che per tutto questo periodo non avevano mai subito un arresto «è bello quando ha detto ‘uagliò io non ho mai un fermo! Da vent’ anni a venire a mo’»


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