Azzerata la mafia nigeriana della tratta, 17 i fermati Decapitati i vertici di un vero e proprio Stato parallelo

Una sorta di Stato parallelo con tanto di presidente, ministri e persino un Consiglio dei saggi che, secondo quanto emerso dalle indagini, gestiva attività economiche illecite: dalla riscossione di crediti allo sfruttamento della prostituzione e al traffico di stupefacenti. Stanotte l’operazione della polizia, coordinata dalla Procura dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, ha smantellato i vertici una organizzazione mafiosa transnazionale, con base in Nigeria, denominata Black Axe. In totale in tutta Italia sono stati eseguiti 17 fermi (19 in totale) e, di questi, una dozzina solo a Palermo. L’operazione ha consentito di ricostruirne la struttura verticistica basata su rigide regole fatte di battesimi, riti di affiliazione dei membri e precisi ruoli all’interno del sodalizio. Tra i fermati c’è anche il capo supremo della base italiana dell’organizzazione, denominato Head della Zone, in costante contatto con il vertice nigeriano e con i membri più autorevoli delle altre articolazioni nazionali, europee e mondiali. I nomi delle persone coinvolte nel provvedimento sono: Evans Osayamwen di38 anni, Sylvester Collins  di 26 anni, Steve Osagie di 28 anni, Muhammed Abubakar di 24 anni, Lucky Monye di 31 anni, Mohamed Awudu di 36 anni, Ken Osayande di 35 anni, Tosey Kingsley Chima Isoguzo di 42 anni, Efe Airbe di 25 anni,  Jude Victor detto Lobito di 26 anni, Festus Pedro Erhonmosele di 36 anni,  Kennmet Osahon Aghaku di 28 anni,  Osenmweyemwen Edith Omoregie di 31 anni,  Osayi BB Idemudia di 31 anni,  Mattew Edomwonyi detto Tobaba di 38 anni,  Osahenagharu Uwagboe di 32 anni, Kennedy Edokpigibe di 37 anni, Samson Obas Alaye di 31 anni, Ibrahim Yusif di 44 anni.  

Gli investigatori hanno accertato che l’organizzazione al suo interno riproduceva compiti, funzioni e persino organigrammi tipici di uno Stato, con figure verticistiche e faceva riferimento al tipico formulario di cariche istituzionali (ministro dell Difesa e Consiglio dei saggi). Black Axe era un clan criminale sovranazionale e transnazionale, le sue ramificazioni si estendevano nei singoli Stati, ove si trasformava in Zone e in singoli distretti cittadini, chiamati Forum.

Le indagini della mobile hanno fotografato la vitalità di numerosi Forum- distretti italiani tra i quali si sono distinti quelli di Padova, Napoli, Castelvolturno e, soprattutto Palermo. Numerosi i provvedimenti di fermo eseguiti dalla squadra mobile di Palermo, di questi una dozzina quelli eseguiti nel capoluogo siciliano. Tra i vari fermati anche quello che è ritenuto il capo della base italiana della consorteria criminale, Erhonmsele Festus Pedro, prima carica formale dell’associazione nazionale, ritenuto vertice supremo del sodalizio, catturato a Padova, in costante contatto con il vertice nigeriano e con i membri più’ autorevoli delle altre articolazioni europee e mondiali. A capo del Forum di Palermo, secondo quanto emerso dalle indagini c’era Sylvester Collins.

Fermato anche Aghaku Kenneth Osahon avrebbe assunto il ruolo di ministro della Difesa dell’organizzazione, quarta carica principale a livello nazionale cui era demandata la gestione delle punizioni dei disobbedienti e il coordinamento di tutte le attività esecutive dell’organizzazione, quali, per esempio, la protezione dei membri, in costante contatto con il vertice della zona e con i membri di spicco dei vari forum italiani. Se la struttura dell’organizzazione gerarchicamente ricordava quella di un apparato, per contenuti e modalità di affiliazione, sul piano esecutivo richiamava le tipiche forme delle organizzazioni criminali nostrane, con tanto di cerimonia di ingresso per associati e battesimi. Secondo gli investigatori, il clan operava con gli stessi metodi di un’organizzazione mafiosa: non a caso, tra i vari reati, è stato contestato quello di associazione di stampo mafioso (416 Bis).


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