Scene di ordinario degrado in piazza Principe di Camporeale Il giardino abbandonato da anni, tra rifiuti e bivacchi notturni

Da quasi 10 anni l’area verde di piazza Principe di Camporeale si trova in una sospensione del tempo, una sensazione data dalla lamiera che ne circonda una grossa parte, simbolo di un cantiere mai ultimato, attorno al quale trovano spazio brutture varie. Un bel problema per l’unico spazio a disposizione dei cittadini, nonostante l’ampia superficie disponibile che è occupata però da corsie stradali, una rotonda, e un grosso posteggio privato, con il giardinetto che – di fatto – al momento è solo un grande spartitraffico.

Ma facciamo un passo indietro: la villetta, dalla forma assomigliante ad un boomerang, nel 2004 diventa uno dei campi base del cantiere per il collettore fognario sud-orientale (la grossa infrastruttura per condurre le acque reflue dalla zona di via Leonardo da Vinci alta fino al depuratore di Acqua dei Corsari). Infatti proprio qui si scava un pozzo con apertura circolare nel quale viene calata una piccola Tbm (tunnel boring machine) per realizzare la galleria in direzione nord verso via Nazario Sauro, e in direzione sud verso piazza Ingastone.

Perciò viene recintata tutta la zona centrale del giardinetto, lasciando libere praticamente solo le tre punte, ovvero le due zone con le statue e quella con la stazione di rifornimento carburante. Ma nel 2010, con la rescissione dell’appalto e lo stop ai lavori, il cantiere viene abbandonato ad un grigio destino. Gli operai lasciano il posto prima al nulla, poi ai rifiuti, visto che l’area occultata alla vista dalla lamiera verde diventa praticamente una discarica, come si vede nelle foto.

Ma anche le aree esterne al cantiere non se la passano meglio, visto che in una delle punte la statua di Ignazio Florio è abbellita da qualche tag, mentre è sparita una ampia porzione della cancellata che circonda il monumento. All’altra statua – quella di Francesco Paolo Ciaccio – posta nell’estremità più nascosta, lato corso Finocchiaro Aprile, il tempo ha riservato un cambio di destinazione d’uso, dato che è diventato il pied-à-terre di un clochard, con tanto di rete con materasso, sedie per riporre oggetti e persino una zona toelette con tanto di specchio (appoggiato al retro del monumento), bacinella e detersivi. A ciò si aggiunge che la villetta è anche assediata su due lati liberi da distributori di benzina, uno nella punta in direzione delle vie Noce e Perpignano e l’altro nella concavità di fronte al civico 71, che con gli anni si è pure ingrandito.

Uno dei volontari di un’associazione che assiste i senzatetto della zona parla dei disagi dei residenti, e di come la zona cambi volto tra giorno e notte: con la luce del sole anonimo intrico di verde cresciuto e rifiuti gettati alla rinfusa; col buio ritrovo di anime in pena, come barboni e probabilmente anche prostitute e tossicodipendenti. E non bastano gli interventi di pulizia dell’amministrazione, dato che – come testimoniano gli operatori ecologici di stanza nel quartiere – a breve distanza dall’ultima rimozione di masserizie, datata poche settimane fa, le aree a ridosso della recinzione sono tornate ad ospitare persone ed oggetti, come in una tela di Penelope senza fine. La svolta dovrebbe avvenire con la riapertura del cantiere, prevista – se tutto va bene – per la primavera 2017, ma nel frattempo quel che resta della villetta si rassegna a subire i quotidiani abusi perpetrati dai suoi frequentatori. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]