Ztl, associazioni preparano un altro ricorso «È una delibera fuorviante e ingannevole»

La Ztl di Palermo, che entrerà in vigore il 10 ottobre, non conosce pace e va incontro all’ennesima battaglia legale. A promuovere un secondo ricorso saranno le associazioni Bispensiero e Vivo Civile, le stesse protagoniste del primo, chiuso con un giudizio di secondo grado – in buona parte – favorevole del Cga dopo la bocciatura in prima istanza del Tar. A loro si unisce anche il movimento Siciliani Liberi.

«La nuova delibera amministrativa è una mossa da consumato politico di vecchia scuola – afferma Massimo Merighi di Bispensiero, primo firmatario e promotore del ricorso -. Con questa delibera, sostanzialmente, si istituiscono di fatto nuovamente le stesse ztl ma si avvia solo la prima (la ZTL1). Il comunicato stampa del Comune, che annunciava il provvedimento, è fuorviante e ingannevole, e in merito andremo in fondo alla questione. Nel comunicato si parla di una ZTL Centrale che andrebbe da Porta Felice a Porta Nuova e dalla Stazione Centrale a via Cavour. Leggendo attentamente la delibera, si scopre invece che il confine della ZTL Centrale, le cui modalità di accesso vengono istituite con la delibera in oggetto, non è assolutamente via Cavour ma via Notarbartolo. In sostanza, le Ztl sono le stesse di quelle cancellate. Se non impugnassimo questo nuovo atto – prosegue Merighi -, dal giorno successivo l’amministrazione sarebbe legittimata ad avviare anche la seconda ztl, quella che si estende fino a via Notarbartolo e noi cittadini non potremmo più fare nulla per impedirlo. Noi andiamo avanti. Presenteremo un ricorso per motivi aggiunti contro la nuova delibera».

«Intendiamo precisare – insiste Marcello Robotti, presidente di Vivo Civile e promotore del ricorso insieme a Bispensiero – che la consigliera e vicepresidente vicario del Consiglio Comunale, Nadia Spallitta, non è promotrice né patrocinante del ricorso. Lo precisiamo a tutela della consigliera, che sostiene politicamente le ragioni del ricorso, ma ovviamente, in virtù della carica che ricopre, non può in alcun modo prendere parte attiva in merito per incompatibilità».

«Abbiamo deciso di partecipare al ricorso non solo come atto politico – dice Massimo Costa, presidente di Siciliani Liberi -. Ma abbiamo anche deciso di sostenere economicamente i costi vivi del ricorso. È inverosimile che tanti esponenti politici locali e associazioni di categoria, che potrebbero agevolmente e senza sforzo contribuire alle spese, non abbiano neppure preso in considerazione questa eventualità, demandando l’onere ancora una volta ai palermitani, già fin troppo vessati dalle addizionali comunali e dalla Tari più alta d’Italia. È ora di finirla con le passerelle mediatiche e di assumersi anche gli oneri, oltre che gli onori».

Bispensiero, Vivo Civile e Siciliani Liberi hanno organizzato per il 29 settembre alle 18.30 un’assemblea cittadina, cui seguirà una conferenza stampa. Sarà presente anche l’avvocato Dagnino, che ha seguito il primo ricorso. Tutti i cittadini, indipendentemente se residenti o meno nel perimetro delle ZTL, potranno firmare per aderire al ricorso.


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