Almaviva, nuovo incontro al Mise sull’accordo quadro «L’azienda chiarisca su Enel e presenti un piano serio»

Commessa Enel, formazione e riqualificazione del personale, e riforme strutturali per l’intero settore dei call center. Saranno questi i temi caldi al centro del tavolo di monitoraggio mensile sulla vertenza Almaviva Contact previsto oggi pomeriggio al ministero dello Sviluppo economico, a Roma. Alla riunione, in programma alle 14 al Mise, saranno presenti il viceministro Teresa Bellanova, i rappresentanti dell’azienda e dei lavoratori e servirà per fare chiarezza sullo stato di attuazione dell’accordo quadro raggiunto tra governo e parti sociali per scongiurare il licenziamento di 2998 operatori delle sedi di Palermo, Roma e Napoli.

Il 31 maggio scorso, al termine di una maratona durata 24 ore, i lavoratori avevano accettato di firmare l’accordo che prevedeva il ricorso agli ammortizzatori sociali per altri 18 mesi. Scelta dettata dalla necessità di salvaguardare i posti di lavoro e, nel frattempo, consentire a tutti soggetti coinvolti, Governo, azienda, Regione e Comuni di mettere in campo soluzioni per garantire il rilancio dell’azienda. Intanto il 30 novembre – giorno in cui i contratti di solidarietà scadranno – si avvicina e dal primo dicembre scatteranno i 12 mesi di cassa integrazione, mentre si agita sempre più lo spettro licenziamenti.

«Oggi – dicono il segretario generale della Slc Cgil Maurizio Rosso e Rosalba Vella della segreteria provinciale – ci aspettiamo innanzitutto che l’azienda faccia chiarezza sul riassorbimento delle unità impiegate per la  commessa Enel – a Palermo sono circa 400 – persa a dicembre dello scorso anno. Nell’accordo che abbiamo chiuso a maggio, tra i 1670 esuberi annunciati tra Palermo, erano già stati conteggiati questi lavoratori. Ora desideriamo apprendere quali soluzioni ha individuato Almaviva per riallocare queste risorse».

Altra pilastro fondamentale dell’accordo quadro siglato prima dell’estate riguarda gli impegni assunti dal Governo per normare il settore e contrastare i fenomeni di concorrenza sleale multando chi trasgredisce le regole. «Vogliamo capire quali strumenti il ministero intende realizzare perché l’accordo non era finalizzato solo all’uso di ammortizzatori sociali, ma prevede anche un impegno del Governo a vigilare sul settore. E domanderemo anche al vice ministro del perché il tavolo romano di settore dei call center non è stato più convocato e se nel frattempo sono stati incrementati i controlli. I lavoratori gli impegni li hanno assunti, ora spetta anche all’esecutivo fare la sua parte».

Infine, il tema della riqualificazione degli operatori. Durante gli incontri precedenti, la Regione aveva assunto impegni precisi promettendo l’avvio di piani formativi da poter pianificare nell’arco di 18 mesi: «A luglio la Regione aveva detto di esser pronta a mettere in campo risorse per la formazione professionale: è ora di capire se sono stati fatti passi in avanti. Anche l’azienda – aggiungono – deve impegnarsi presentando un piano industriale serio che punti a sviluppo e occupazione. Bisogna riavviare una discussione sul futuro di questa azienda, pensando alla formazione costante del personale. Ovviamente la politica deve fare la sua parte – concludono – e proprio dalla Regione ci aspettiamo un segnale forte: in Sicilia tra operatori e lavoratori a progetto si contano 6 mila lavoratori e non possiamo permetterci di perdere nemmeno un posto di lavoro». 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Una festa di colori ha animato la mattinata della piazza centrale di Grammichele, in provincia di Catania. «Fai super la raccolta differenziata» è la frase sulle magliette – blu, rosse, verdi e gialle – di migliaia di studenti e studentesse delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del territorio del Calatino. Tutti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Quannu è a siccu e quannu è a sacco (quando è troppo poco e quando è troppo). La Sicilia non ha moderazione. Si passa agevolemente, piroettando come ginnasti artistici sul cavallo con maniglie (dell’ammore), dalle mostre monstre di Manlio Messina a Cannes allo stand dell’assessorato ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana al Salone del Libro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]