Fondi Pac, sospesa l’assistenza agli anziani Ciulla: «Stop di due settimane, soldi ci sono»

In città si è scatenato un po’ di trambusto quando è circolata la notizia che sarebbero stati interrotti i servizi di assistenza domiciliare per gli anziani. Ma in realtà sono stati solo sospesi «per circa due settimane» rassicura l’assessora alle Attività sociali Agnese Ciulla, che aggiunge: «Sono i tempi tecnici per passare dal primo comparto dei fondi Pac al secondo che prevede 5.5 milioni di euro». Il Piano d’Azione per la Coesione (Pac) è uno strumento di riprogrammazione strategica e di innovazione di metodo che ha come fine ultimo quello di recuperare e di poter usare i fondi strutturali 2007-2013 ancora non spesi.

«I servizi sono momentaneamente interrotti perché stiamo rivedendo i patti di accreditamento – dice ancora la Ciulla – ho passato giorni interi a fare conti con gli uffici perché stiamo anche cercando di armonizzare i contratti di chi lavora con l’amministrazione comunale». L’assessora ha convocato il comitato dei sindaci per il 7 settembre: «Approveremo i nuovi patti per i vari enti – aggiunge Ciulla – e procederemo per via  amministrativa».

I fondi per mantenere il servizio ci sono e anzi, quelli da destinare alle categorie socialmente più fragili «saranno anche di più», rassicura ancora l’assessora. Da ripartire in tutto 11,5 milioni. In particolare sono circa 5,5 i milioni destinati all’assistenza domiciliare, l’implementazione dei Pua (i centri di prenotazione e presa in carico dei pazienti) che saranno incrementati di cinque punti su Palermo e sette in più nel distretto socio sanitario (a capo del quale c’è proprio Agnese Ciulla). 

Oltre alle cure per gli anziani sono stati destinati sei milioni di fondi Pac all’infanzia e nasceranno nuovi spazi per bimbi da 0-5 anni, centri per le famiglie, asili nido con l’aumento delle ore dedicate, anche pomeridiane, e diversi servizi integrativi per piccoli da 0-3 anni. «Per quanto riguarda l’infanzia – aggiunge la Ciulla – si è occupata maggiormente della faccenda Barbara Evola (Assessora alla scuola del comune di Palermo). Lì è più complicato riuscire a spendere i fondi perché spesso dipende dalle strutture che devono essere messe a norma in base ad una legge regionale, ed è abbastanza complicato. Uno dei temi più pesanti è proprio quello di avere la possibilità di ristrutturare gli immobili».

Insomma a Palermo è questione di qualche giorno e si ripartirà con l’assistenza domiciliare per gli anziani. In Sicilia invece ci sono distretti che non hanno mai speso le somme, alcuni sono anche stati dichiarati silenti perché non hanno mai presentato nulla. I fondi a disposizione dovranno essere spesi entro il 30 giugno 2018, alcuni servizi andranno a bando, altri su accreditamento del Comune.


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