Tute blu in piazza per il rinnovo del contratto Landini: «Poche balle su ex Fiat di Termini»

Manifestazione dei metalmeccanici oggi a Palermo, con la partecipazione del leader della Fiom Cgil, Maurizio Landini. La protesta rientra nell’ambito dello sciopero generale delle tute blu indetto da Fim, Fiom e Uilm a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale di categoria. Alcune migliaia di operai si sono dati appuntamento stamattina alle 9 a piazza Croci e da qui il corteo si è diretto verso piazza Verdi, dove si sono tenuti i comizi di delegati aziendali.  Al centro delle rivendicazioni di chi oggi è sceso in piazza c’erano anche le tante vertenze aperte nell’Isola, i numerosi fronti di crisi e la complessa questione degli ammortizzatori sociali. Qualche disagio si è registrato nella circolazione, con il blocco l’incrocio tra via Libertà e via Notarbartolo effettuato da parte degli operai della Rsu Fiom del Cantiere navale.

Tra i temi caldi della provincia di Palermo sul fronte del lavoro c’è la questione Blutec, l’azienda che subentrante alla Fiat nella gestione dello stabilimento industriale di Termini Imerese. La vertenza dei 650 ex operai lavoratori della fabbrica torinese che da marzo non percepiscono il paracadute sociale. Sulla questione Landini si è espresso in maniera critica: «Bisognerebbe vendere poche balle – ha detto il segretario della Fiom – Come è noto, sono anni che ci stiamo battendo e sono state individuate diverse soluzioni. Noi, naturalmente, diciamo che ognuno deve fare la sua parte perché a Termini ci sia realmente la possibilità di una ripresa, bisogna che tutti gli investimenti vengano realizzati e che ci sia un impegno diretto del governo a garantire che queste attività vengano avviate». 

Le tute blu giorni fa hanno protestato, perché il Ministero del Lavoro ha emanato il decreto di rifinanziamento della cig, rinnovando solo le mensilità di aprile e maggio, e prevedendo che a liquidarli debba essere Blutec, appunto – la società del gruppo Metec Stola, che nel frattempo ha fatto tornare al lavoro i primi quaranta operai a Termini Imerese – e non l’Inps. «L’altro dato che emerge – ha aggiunto Landini – è che con la riforma del Jobs act c’è stato un taglio secco agli ammortizzatori sociali e c’è gente che deve riscuotere la cig del 2014».

Il segretario della Fiom si è pronunciato anche sulla vertenza dei lavoratori della Fincantieri: «I lavoratori fanno bene a battersi. L’azienda ha i carichi di lavoro ed è necessario che tutti i cantieri abbiano da lavorare, compreso l’indotto. Non è accettabile questo atteggiamento, è necessario che tutte le istituzioni e il governo intervengano per garantire che il lavoro sia redistribuito e tutti i cantieri abbiano la possibilità di qualificarsi usando le competenze e le intelligenze di cui dispongono»

Infine, intervenendo sul mancato rinnovo del contratto nazionale, Landini ha puntato il dito contro Finmeccanica: «Se nei prossimi giorni non ci sarà una ripresa della trattativa, decideremo quali iniziative mettere in campo, a partire dal blocco degli straordinari».


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