Aspra, il grasso di pesce invade le strade «Colpa di lavorazioni abusive e piogge»

Ieri gli abitanti di Aspra (Bagheria) si sono svegliati con le strade cosparse di grasso di pesce. A quanto pare la causa è da attribuire a uno sversamento sulle strade urbane dai tombini, cosa che le ha rese impraticabili e molto pericolose per i veicoli in transito. Gli abitanti della borgata marinara su diversi gruppi Facebook hanno segnalato l’accaduto, sostenendo che non è la prima volta che succede, anche se principalmente questi sversamenti avvengono a mare. Questo grasso maleodorante è prodotto dalle aziende di lavorazione del pescato presenti nella borgata, quelle in regola e autorizzate sono circa sei di varie dimensioni e queste hanno delle apposite modalità di smaltimento del grasso che deriva dalla lavorazione delle sarde. 

Probabilmente c’è qualcuno che lavora abusivamente il pescato in casa e poi versa il grasso prodotto dalla lavorazione nella rete fognaria creando parecchi problemi alla pompa di sollevamento e al depuratore che scarica a mare. A causa delle forti piogge di due giorni fa sono scoppiati i tombini e Aspra si è trovata con una melma maleodorante e scivolosissima sulle strade. «Generalmente il grasso scaricato abusivamente nella rete fognaria arriva a mare – spiegano alcuni residenti – così si crea uno strato oleoso che non fa respirare bene le alghe e diventano tossiche. È un problema atavico che c’è sempre stato». Molti degli abitanti di Aspra lavorano in aziende dette del salato, l’economia della borgata si basa su queste produzioni, ma gli sversamenti stanno inquinando il mare. 

«Le lavorazioni abusive del pescato in concomitanza con le forti piogge dei giorni scorsi – dice Fabio Atanasio, assessore alle infrastrutture del comune di Bagheria cui Aspra fa capo – hanno causato questi danni in alcune strade del centro abitato, io non avevo mai visto nulla di simile in 37 anni. Data la pericolosità abbiamo provveduto immediatamente alle alla pulizia con delle idro-pulitrici e materiali assorbenti e continueremo nei giorni a seguire». In passato, precisa l’assessore, «abbiamo già effettuato dei controlli sulle aziende di lavorazione del pescato e anche sulla produzione olearia e agrumicola. Il grasso non può passare per la rete fognaria urbana perché il sistema depurativo non regge». «Dopo l’episodio di ieri intensificheremo questi controlli – conclude –  anche a costo di fare delle video ispezioni per capire da dove provengono gli sversamenti».


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