In vendita area ferroviaria stazione Notarbartolo In vetrina insieme a un progetto che non c’è più

Area edificabile, commerciale, direzionale, residenziale. Il privato che deciderà di investire il proprio denaro nella valorizzazione dell’area ferroviaria che costeggia la stazione Notarbartolo e che si estende su 18mila metri quadri in direzione della stazione Lolli, avrà di certo l’imbarazzo della scelta. C’è anche il nuovo centro nevralgico della mobilità palermitana tra i 200 immobili esposti, in vendita o in concessione, nella vetrina del sito investinitalyrealestate.com, creata per la promozione delle opportunità di investimento sul territorio italiano. 

E proprio sul portale nato nel quadro delle iniziative previste dal decreto Sblocca Italia, l’area in questione è presentata con una serie di render che mostrano come apparirà una volta ultimati i lavori per la realizzazione della «copertura della trincea – come si legge nella presentazione del bene – e la progettazione di una piastra di verde pubblico e servizi di circa 160mila metri quadri» un progetto ambizioso che prevede persino «un grattacielo di 144 metri», oltre che uffici, centri direzionali e commerciali e il nuovo «Portale della città: un grande edificio pubblico con funzioni di stazione ferroviaria, mediateca del contemporaneo, attività ricettive speciali e luoghi di interesse generale». Lavori che rendono oltremodo appetibile l’appezzamento in vendita, descritta come «area di proprietà di FS che detiene i diritti edificatori la cui destinazione d’uso non è stata ancora individuata», ma che non vedranno mai la luce. 

Già, perché, come spiegato sempre sulla pagina di Investinitaly, si tratta del «Piano strategico Palermo capitale dell’Euromediterraneo, il più importante piano di riqualificazione della città», nonché grande sogno irrealizzato dell’amministrazione guidata da Diego Cammarata. E a darne conferma è anche il capo dell’area Tecnica del Comune di Palermo, Mario Li Castri. «Il futuro dell’area ferroviaria della stazione Notarbartolo è nelle mani del Consiglio comunale – spiega – Sul sito si fa riferimento a un piano che è rimasto solo un’idea di sviluppo presente nello schema di massima della variante generale del piano regolatore. Un progetto della precedente amministrazione, che finora è rimasto lettera morta». 

«Chiunque dovesse investire su quell’area – continua il funzionario – non è affatto tenuto a tenere conto del piano presentato sul sito. Tanto più che il Consiglio ha di recente approvato la realizzazione di un nuovo ponte a prolungamento di via Mariano Rapisardi, di cui stiamo redigendo il progetto, che scavalcherà i binari, andando in conflitto con l’idea del grattacielo». Niente palazzo da 140 metri d’altezza, dunque, per il privato o l’azienda che vorranno investire sull’area della stazione Notarbartolo. Potranno tuttavia contare su uno scalo servito da un passante ferroviario in evoluzione e da due linee del tram, che all’epoca del progetto di Cammarata, il 2008, non era ancora contemplato. 


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