Crisi liceo classico, l’esempio dell’Umberto «Ridurre il ciclo a quattro anni è possibile»

Sono anni che si discute sull’utilità del liceo classico: l’idea che lo studio di greco e latino tolga tempo alle materie scientifiche si è diffusa, mentre altri continuano a difenderlo. E intanto le iscrizioni calano. Ma a tentare di rilanciare un’immagine più al passo con i tempi della tradizione ginnasiale ci pensa il liceo Umberto I di Palermo, con uno spot – un vero e proprio trailer dell’istituto – a cui hanno preso parte gli studenti. «È stato un progetto realizzato interamente dai ragazzi», spiega il dirigente scolastico Vito Lo Scrudato. «Hanno partecipato alcuni dei nostri studenti e perfino un futura studentessa – racconta -. La protagonista è infatti Giulia, una ragazzina di terza media, che si è già iscritta da noi». Una giovane studentessa che entra al liceo in ritardo e, per arrivare in aula, attraversa l’edificio. Con i suoi laboratori e le varie classi al lavoro, esplorandolo con un tocco di stupore a ogni nuova scoperta.

Nonostante gli sforzi, però, il liceo classico – istituito a metà ‘800 e riformato da Giovanni Gentile nel 1923 -, rischia di terminare la sua vita di oltre un secolo per una riforma scolastica attesa da molti. Del resto, i dati sono chiari: nell’ultimo decennio le iscrizioni si sono dimezzate, soprattutto nel nord del Paese, sempre più indirizzato verso gli istituti tecnici e i licei scientifico e linguistico. Alcuni, come l’economista Andrea Ichino, hanno avanzato l’ipotesi secondo cui il ritardo italiano nella ricerca sarebbe colpa proprio del liceo classico. La motivazione è quella secondo cui l’ex ginnasio attirerebbe le menti più brillanti tra i ragazzi, per poi riempirle di nozioni sul greco antico tralasciando lo studio di fisica, matematica e biologia, utili nella ricerca. Alla strenua difesa del classico si è posto come paladino Umberto Eco, recentemente scomparso, che ha difeso l’importanza dello studio delle materie umanistiche come palestre per il ragionamento.

Dello stesso parere è il professore Lo Scrudato, alla guida dell’Umberto I di Palermo, quest’anno secondo nella classifica dei migliori licei classici della provincia e primo l’anno scorso. «Quelle materie, nonostante vengano criticate, sono di grande attualità – commenta – permettono agli studenti di sviluppare capacità di risoluzione dei problemi assolutamente tipiche. Le categorie logiche sviluppate sono diverse, per esempio, da quelle dello scientifico grazie al differente approccio. E proprio per questo le aziende anche nel campo tecnologico spesso assumono laureati in lettere e filosofia». Per rimediare alle eventuali carenze ci sono poi i «progetti pomeridiani, anche con la partecipazione dell’università, proprio per approfondire la matematica, la biologia e le altre materie di indirizzo scientifico».

Ma quale potrebbe essere una soluzione alla riforma del liceo classico che alcuni si augurano? C’è chi parla di un accorpamento con lo scientifico, ma è stato anche proposto di ridurre di un anno l’insegnamento, portandolo allo standard europeo e soprattutto anglosassone. Ipotesi, quest’ultima, che il preside dell’Umberto I non rifiuta a priori: «Abbiamo avviato da quest’anno una sezione in tedesco, il cui diploma è riconosciuto dalle istituzioni in Germania e permette l’accesso alle università in lingua tedesca – spiega -. Abbiamo chiesto che si possa ridurre di un anno il percorso per renderlo del tutto identico all’omologo tedesco, ma non escludo questa possibilità anche per tutta la scuola superiore: una riduzione a quattro anni non è impossibile e i programmi possono essere adattati». Un approccio nuovo che potrebbe limitare anche la fuga degli alunni. Almeno nel liceo palermitano, dove i dati rivelano un aumento di iscrizioni di quasi il 50 per cento rispetto allo scorso anno. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Mentre in Italia c'è chi vorrebbe eliminarlo, a Palermo un istituto lancia uno spot per promuovere le iscrizioni. Una mossa che - insieme a una sezione in tedesco - ha già portato a un più 50 per cento di nuovi alunni. Tra le soluzioni proposte dal preside: «Adeguarsi all'Europa e cominciare prima l'università»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]