Bike sharing, 270 abbonati nel primo mese Nuovo antifurto e altre stazioni entro marzo

Nonostante sia ancora in fase di rodaggio, il primo mese del bike sharing, inaugurato a metà dicembre, è stato piuttosto positivo con 270 abbonamenti e circa 36mila minuti di utilizzo. È vero, devono ancora arrivare le 20 bici a pedalata assistitasu 37 stazioni ne sono state attivate soltanto nove. «Ma entro la primavera installeremo le altre autorizzate dal Comune», assicura a MeridioNews il responsabile del progetto Marcello MarcheseDa pochi giorni, inoltre, è in rete il nuovo sito BiciPa, anche se non è ancora possibile abbonarsi online. Il servizio è accessibile anche tramite l’app Amunì e il portale YouBike.

I numeri del nuovo servizio di trasporto pubblico sembrano essere destinati a crescere: «In queste prime settimane l’attività è andata abbastanza bene – continua Marchese -. Siamo stati anche fortunati per le condizioni climatiche, a parte alcuni giorni. E ancora non siamo pienamente operativi in centro e all’università, mentre in questa prima fase non saremo presenti nelle estreme periferie come Brancaccio o Borgo Nuovo». Tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio toccherà ad altri quattro cicloparcheggi nelle piazze Castelnuovo, Ignazio Florio, Bellini e Ungheria

Poi sarà la volta degli altri siti per i quali l’amministrazione ha già dato l’ok: via Principe di Belmonte, piazza Principe di Camporeale, piazza Crispi, via Terrasanta, via Rossini, largo Cavalieri del Santo Sepolcro, via Archirafi, via Volturno, Stazione Centrale, piazzetta Due Palme, piazza della Vittoria, piazza XIII Vittime, foro Umberto I, piazza Marina, piazza Caboto, piazza Giovanni Paolo II e piazza Cassa di Risparmio. Le ultime stazioni saranno collocate a Mondello, Sferracavallo e cittadella universitaria. Il tutto «entro i prossimi due mesi». Forse poco più, promette Marchese.

Il nuovo mezzo di trasporto, insomma, piace: la metà degli abbonamenti è integrata al car sharing – gli utenti, pagando 35 euro invece di 25, possono usufruire di entrambi – e «oltre il 70 per cento di chi si è abbonato ha già provato il servizio – sottolinea l’ingegnere -. Quasi tutti, il 95 per cento, si mantengono nei tempi giusti riconsegnando il mezzo entro un’ora. Del resto è questo il senso del suo costo crescente». Per evitare l’uso prolungato e incoraggiare la condivisione, infatti, affittare una bici costa 50 centesimi ogni mezzora soltanto nelle prime due ore, poi il prezzo sale a un euro nella terza ora e a due euro a partire dalla quarta. 

Altro tema è quello dell’integrazione con gli altri mezzi di trasporto pubblico. Le nove postazioni già operative sono tutte vicine a una fermata dell’autobus o a un parcheggio car sharing ma, come per le bici private, non è ancora possibile salire a bordo del tram. «C’è già un tavolo avviato con Trenitalia», annuncia Marchese. E conferme arrivano anche dal direttore di esercizio Gianfranco Rossi

Il responsabile si sofferma poi sul primo, e finora unico, tentativo di furto: «Nonostante avessimo dichiarato che le ciclostazioni sono videosorvegliate e che le bici hanno un sistema di rilevamento con gps, sono stati sottratti quattro mezzi, che per fortuna sono stati ritrovati l’indomani. Forse volevano testare i sistemi di sicurezza. Ad oggi comunque non si sono verificati altri episodi». Non tutto il male viene per nuocere, però: «Questo furto ci ha permesso di fare una modifica migliorativa al sistema di aggancio con la collaborazione della ditta che ha vinto la gara».


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