Maltempo, Palermo sott’acqua Frane, alberi divelti e traffico in tilt

Alberi caduti, muri crollati, frane e allagamenti. Il nubifragio che si è abbattuto intorno alle 4 del mattino su Palermo e provincia sta mettendo in ginocchio la città. La perturbazione partita da Partinico, si è spostata rapidamente nel capoluogo ed è arrivata a Bagheria. Ovunque si segnalano disagi con frane, strade trasformate in fiumi auto distrutte da alberi divelti e cartelloni pubblicitari abbattuti. Il centralino della sala operativa dei vigili del fuoco da stanotte è stato preso d’assalto, decine le chiamate di automobilisti rimasti intrappolati nei sottopassi di viale Regione siciliana, che si sono rapidamente allagati. Un anziano che rischiava di annegare dentro la sua auto in corso Re Ruggero, ormai trasformato in fiume in piena a causa delle abbondanti precipitazioni, è stato salvato dalla Polizia di Stato. Gli agenti dopo aver notato la vettura in difficoltà al centro della strada e quasi sommersa dall’acqua, si sono letteralmente tuffati e sono riusciti a tirare fuori l’automobilista. Il pensionato terrorizzato e infreddolito è stato affidato alle cure del 118.

Dopo una chiusura di alcune ore sono stati riaperti i sottopassi Einstein e di via Messina Montagne. Così come lo svincolo Ciaculli sulla Circonvallazione. La Rap, già da ieri impegnata nella pulizia dell’ampio asse viario, continua l’intervento di rimozione degli aghi di pino caduti per il forte vento, con l’ausilio delle spazzatrici. Resta interdetta al traffico veicolare via Cipressi a causa del crollo parziale di un muro all’altezza del cimitero dei Cappuccini. A causa delle infiltrazioni d’acqua, intonaco e calcinacci sono caduti nel reparto di Oncologia del Policlinico, dove parte del controsoffitto ha ceduto, ma non si registrano feriti. Per gli alberi caduti sulle strade si sono verificati rallentamenti in corso Calatafimi, ma anche in piazza Indipendenza e piazza San Francesco. In piazza Amendola una palma secolare è crollata finendo su un’auto posteggiata, che è stata completamente distrutta. Grossi rami sono finiti sulle auto in sosta anche in via Paternostro e al Foro Italico. Operai del settore Verde sono al lavoro da stamattina per rimuovere tronchi e rami, operazioni che hanno provocato il rallentamento del flusso veicolare che sta lentamente tornando alla normalità. Per alleggerire il carico, è stata decisa l’apertura di corso Vittorio Emanuele (varco Porta Nuova), tra piazza Indipendenza e piazza Parlamento.

Disagi anche in provincia. I sindaci di Corleone, Giuliana, Bisacquino, Campofiorito, Contessa Entellina, Roccamena e Chiusa Sclafani hanno disposto la chiusura in via precauzionale delle scuole di ogni ordine e grado. A Partinico a causa di una frana sono stati evacuati i residenti di via Benevento, mentre per un albero caduto sui cavi elettrici della ferrovia è stato necessario interrompere la circolazione dei treni. Frane e smottamenti anche lungo la statale 643 all’altezza di Polizzi, chiusa in entrambe le direzioni di marcia nel tratto invaso dai detriti, nei pressi di Ficuzza sulla SS 118 e a Monreale lungo la statale 186. Qui la massa di detriti e fango che si è staccata dalla montagna ha investito un autocompattatore per la raccolta dei rifiuti, che è stato danneggiato. Sul posto i carabinieri e personale Anas.

A Bagheria il sindaco ha disposto la chiusura delle scuole e ha inviato i cittadini a «non ostruire i tombini per favorire il deflusso delle acque». In città, invece, gli istituti scolastici sono rimasti regolarmente aperti. Palazzo delle Aquile ha disposto, però, la chiusura di ville e giardini comunali. 


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