Quaison, un giovane in rampa di lancio Nel Palermo del presente e del futuro

Un giovane svedese in rampa di lancio. Le gare contro Chievo e Milan hanno rilanciato le quotazioni di Robin Quaison, il nuovo che avanza in casa rosanero. Sacrificato per ragioni tattiche nel 3-5-1-1, marchio di fabbrica di Iachini nella scorsa stagione e per tutta la prima parte di questo campionato, il ventunenne centrocampista offensivo di origini ghanesi diventa un tassello prezioso nel 4-3-2-1 proposto dal tecnico marchigiano nelle ultime settimane: “E’ un sistema di gioco che mi piace molto e nel quale posso esprimere il meglio di me anche se in questo periodo, un po’ per sfortuna e un po’ per le prestazioni, non siamo riusciti ad ottenere i punti che avremmo voluto conquistare. Se mi aspetto di giocare con più continuità? Il mister sa cosa serve alla squadra per ottenere punti. Io non ho fissato degli obiettivi personali. Devo solo fare il massimo tutte le volte in cui vengo chiamato in causa. In passato ho agito qualche volta come seconda punta a supporto di un altro attaccante ed è un ruolo con cui mi piacerebbe confrontarmi di nuovo». 

Rimasto per lunghi tratti della stagione a lavorare dietro le quinte in attesa del suo turno, Quaison (13 presenze e 2 gol finora in questo campionato) con gradualità sta uscendo dal cono d’ombra: “La serie A è come me l’aspettavo, un torneo duro ma divertente nel quale mi piace giocare e dal quale sto imparando molto. Le big mi hanno impressionato anche se, per forma mentis, preferisco concentrarmi sulla mia squadra senza pensare alle altre. Sono davvero contento per il modo in cui stanno andando le cose a titolo personale – ha aggiunto – credo di migliorare ogni giorno, allenamento dopo allenamento”. Il merito principale è certamente del tecnico Iachini: «E’ stato molto importante per la mia crescita, mi sta rendendo un giocatore migliore in grado di affrontare con profitto il campionato della massima serie italiana. Mi dispiacerebbe molto se andasse via». Il supporto del tecnico rosanero gli ha aperto anche le porte della Nazionale: «Far parte del gruppo è stato come un sogno che diventa realtà. E’ stato molto bello potere conoscere i miei compagni e allenarsi con loro compreso ovviamente Ibrahimovic».

La recente esperienza vissuta con la maglia della Svezia in occasione del doppio impegno contro Moldavia (qualificazioni agli Europei) e Iran (amichevole), ha arricchito il bagaglio di un giocatore che, in base ai segnali provenienti dalla dirigenza del club di viale del Fante, sarà uno dei punti fermi del Palermo della prossima stagione: «Fanno piacere le parole di apprezzamento di Zamparini ma diamo tempo al tempo, vedremo cosa riserverà il futuro». L’attenzione di Quaison, titolare nel match contro il Milan nel quale hanno fatto rumore i fischi del pubblico all’ex capitano Barreto (“Ricordo episodi simili anche in Svezia, certamente il gesto non è stato divertente”), è focalizzata sul presente: «Il nostro obiettivo era la salvezza, peccato non essere riusciti a fare qualcosa di più ma il traguardo stagionale lo abbiamo raggiunto. Penso che la squadra non si sia mai rilassata – ha proseguito – nell’arco di una stagione ci sono alti e bassi. Siamo in un momento negativo ma sono convinto che nelle prossime partite ci risolleveremo». L’auspicio dei rosanero, reduci da tre sconfitte consecutive, è quello di invertire il trend già domenica nella gara esterna contro l’Udinese: «Sono una buona squadra ma anche noi lo siamo. Sarà una partita dura ma andremo a Udine per fare punti. Cercheremo di vincere anche se, come sempre, sarà il campo a dire se saremo in grado di conquistare l’intera posta in palio».


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