Secondo no da Roma per il Coime Dipendenti sempre più a rischio

E due. Per la seconda volta, la Commissione Bilancio della Camera dei deputati, nell’ambito della discussione sulla Legge di stabilità, ha bocciato la norma che avrebbe dovuto stanziare 100 milioni di euro per i dipendenti Coime di Palermo e gli Lsu di Napoli. 

Il voto è arrivato stamattina, a distanza di una settimana dal primo, e non ha lasciato scampo nonostante gli emendamenti di Ncd, Pd e Sel  

Per il capoluogo siciliano è una brutta botta. Si tratta, infatti, di circa mille lavoratori che, come vi abbiamo detto, nel dettaglio qui,  sono stati assorbiti dal Comune a partire dagli anni ’80, grazie a dei finanziamenti statali (dl 24) rinnovati di anno in anno e che ora rischiano di restare a spasso. 

L’ennesima bocciatura romana, infatti, non fa presagire nulla di buono per loro.  Sul caso l’assessore al Bilancio del Comune si era detto moderatamente ottimista: «La norma verrà riproposta con un allegato- ha detto a Meridionews -è stato solo un problema tecnico». 

Ma, il colpo di scure di oggi sembra dare forza alla tesi espressa dal consigliere comunale, Angelo Figuccia (FI), secondo il quale il problema è politico e nasce sia dall’opposizione della Lega  sia dalla propensione spiccatissima ai tagli di risorse del Governo Renzi.

Martedì scorso i sindacati hanno protestato davanti al Comune del capoluogo siciliano: «Siamo tornati indietro di vent’anni. Il finanziamento è stato rimesso in discussione dopo che da tempo ormai appariva come un atto scontato-  hanno detto Mario Ridulfo, per la Fillea, Antonino Cirivello per la Filca e Angelo Gallo per la Feneal – Questa bocciatura è un fatto che ha destato sconcerto e preoccupazione tra i lavoratori»

Preoccupazione destinata ad aumentare dinnanzi alla seconda bocciatura arrivata stamattina. 


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