I senza casa di Palermo: il Comune utilizzi bene gli immobili e le risorse finanziarie dell’Immobiliare Strasburgo

dal Comitato di lotta per la casa 12 luglio
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Ricomincia l’anno sociale di lotta per il Diritto alla Casa per tutti!

E’ TEMPO DI BILANCI…e’ tempo di rilanciare la lotta per il Diritto alla Casa.

Dopo oltre due anni di Amministrazione Orlando siamo ora nella condizione di poter affermare quanto è grande il vuoto Istituzionale relativamente all’annoso problema abitativo di Palermo.

Vediamoci il 10 Settembre dalle ore 17,00 alle ore 19.30 presso l’Aula Rostagno di Palazzo delle Aquile per discuterne assieme e per decidere quali azioni intraprendere per rilanciare la lotta per il Diritto alla Casa…vera e non surrogati !

Nell’assemblea straordinaria dell’8 Giugno scorso, a cui hanno partecipato sia il Sindaco che gli Assessori Giusto Catania e Agnese Ciulla, si deliberava – da parte del Sindaco – con il voto favorevole dei capo-gruppi del Consiglio comunale gli atti di indirizzo sull’emergenza abitativa che prevedevano sia il blocco degli sfratti, che interventi rivolti a dare delle immediate risposte alle numerose famiglie senza casa che vivono o per strada o in immobili occupati abusivamente di proprietà delle Ipab o del Comune o della Curia.

L’intendimento che ha trovato d’accordo il Sindaco, gli Assessori Agnese Ciulla e Giusto Catania e i capo-gruppo. Se nella sostanza l’atto impegna l’esecutivo a mettere in atto quanto dichiarato, nella forma non è vincolante per lo stesso esecutivo comunale, in quanto non è stato, ancora a distanza di due mesi, formalmente approvato dal Consiglio comunale.

Si assiste pertanto ad una situazione schizofrenica per cui l’Assessore comunale al Bilancio e ai beni confiscati, Luciano Abbonato, assente, tra l’altro, al suddetto Consiglio straordinario sull’emergenza abitativa, in occasione di un incontro con le parti sociali che si occupano dei senza casa si è espresso disconoscendo il valore vincolante di un atto di indirizzo non ancora formalizzato.

Tuttavia l’atto di indirizzo prevede sia l’utilizzo delle Ipab attraverso la requisizione di appartamenti nel caso in cui fossero utilizzabili provvisoriamente per i senza casa, sia l’utilizzo dei beni confiscati assegnati alle associazioni, nel momento in cui potessero servire, provvisoriamente, per accogliere le famiglie senza casa.

Questi ed altri provvedimenti, come l’utilizzo delle caserme, previa richiesta alla Regione di recepire, per l’emergenza casa, la legge nazionale per l’utilizzo delle caserme dismesse, sino a questo momento sono rimaste lettera morta.

Anzi a distanza di due mesi del Consiglio sulla emergenza casa, i cui esiti non sono stati ancora formalizzati, nessun provvedimento suddetto è stato applicato. L’unico provvedimento che sembra avere ricevuto l’attenzione degli Assessori Abbonato e Ciulla sembra essere il contributo alloggiativo secondo i regolamenti tutt’ora vigenti che esulano dalla emergenza abitativa.

A seguito del passaggio degli immobili dell’Immobiliare Strasburgo al Comune, da cui lo stesso trae un profitto dagli affitti di circa 700.000 € l’anno, l’intento dell’esecutivo comunale e, in modo particolare, degli Assessori competenti, Ciulla e Abbonato, è di utilizzare l’ingente somma come contributo alloggiativo o per pagare l’affitto per sei mesi, rinnovabile sino ad un anno per le famiglie che ne facessero richiesta, secondo una graduatoria, sino ad esaurimento dei suddetti fondi destinati per tale scopo.

I suddetti fondi potrebbero coprire solo le spese di circa duecento famiglie ritenute, secondo una graduatoria, tra le più povere e bisognose.

Per le oltre Mille famiglie registrate nella lista di emergenza non ci sarebbe, al momento, nessun’altra soluzione immediata.

Rispetto all’indirizzo operativo dell’esecutivo comunale esprimiamo le nostre forti perplessità, in quanto riteniamo che le risorse proprie del Comune attinte dagli affitti degli immobili confiscati all’Immobiliare Strasburgo ( 700.000 €) andrebbero sprecate con le suddette soluzioni tampone, mentre potrebbero essere impiegate per riutilizzare i numerosi immobili sia confiscati alla mafia, sia di proprietà del Comune che hanno bisogno di un immediato intervento di ristrutturazione, utilizzando, in parte, con un notevole abbattimento dei costi, la pratica dell’auto-recupero, regolamentato dallo stesso Comune.

Pertanto chiediamo che:

1) si formalizzi l’atto di indirizzo che il suddetto Consiglio Straordinario ha ratificato con i capo-gruppi;

2) si requisiscano i locali delle Ipab utilizzabili per l’emergenza abitativa;

3) si utilizzi il patrimonio immobiliare del Comune e dei beni confiscati ristrutturandoli con le risorse provenienti dagli affitti degli immobili confiscati all’immobiliare Strasburgo;

4) si utilizzino quei beni confiscati dati provvisoriamente alle associazioni che fossero adatti per essere abitati dai senza casa;

5) si utilizzino le caserme dismesse previa richiesta alla Regione di recepire la legge nazionale per il loro utilizzo;

6) si provveda in modo urgente alle situazioni croniche di famiglie che vivono in condizioni invivibili da oltre 15 anni ( il riferimento è alle famiglie di via Brigata Aosta);

7) si proceda ad un censimento e regolarizzazione di tutte le famiglie che, al momento, hanno occupato un immobile di proprietà Comunale, Regionale, o delle Ipab.

8) si apra un dialogo con la Curia e con gli ordini religiosi per l’utilizzo temporaneo di immobili vuoti per i senza casa;

9) si regolarizzi, previo controllo da parte degli organi istituzionali, l’occupazione dell’Ex Onpi di Partanna Mondello;

10) si spostino in una struttura di proprietà comunale le famiglie ospitate provvisoriamente nella palestra/dormitorio di Piazza Magione;

11) si utilizzi lo strumento del contributo alloggiativo nei casi in cui la famiglia abbia un reddito sia pure basso, con le risorse disponibili del Comune, anche per scongiurare l’ipotesi di sfratti per morosità.

Quanto detto è stato già più volte proposto in incontri pubblici con l’assessore Ciulla e in parte è stato recepito dall’atto di indirizzo del suddetto Consiglio straordinario. Purtroppo costatiamo che dopo più di due anni di governo della città le proposte, nonostante siano state accettate, in buona parte sono rimaste lettera morta e il dialogo da noi auspicato si è tradotto semplicemente in un monologo.

Auspichiamo che si faccia del dialogo lo strumento in cui la democrazia partecipativa possa convivere con la democrazia elettiva.

Palermo non si salverà senza l’apporto della cittadinanza attiva!!!

 

 

COMITATO DI LOTTA PER LA CASA 12 LUGLIO


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