Avevamo ragione noi: Governo e Ars stanno mettendo le mani in tasca a circa 10 mila pensionati della Regione!

LA STORIA DEI ‘PENSIONATI’ D’ORO – CHE NON SARANNO PIU’ DI 200 – ERA SOLO LA SCUSA PER SCIPPARE DA 120 A 150 EURO AL MESE A CHI PERCEPISCE UN’INDENNITA’ CHE PARTE DA 30 MILA EURO ALL’ANNO. SU QUESTI SCIPPO TUTTI D’ACCORDO: MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE

Com’era prevedibile, sabato scorso, quando abbiamo scritto che il Governo regionale di Rosario Crocetta avrebbe colpito i pensionati regionali in generale e non solo le ‘pensioni d’oro’ abbiamo scritto bene. Di fatto, piano piano, scavando nella manovra approvata dalla Commissione Bilancio e Finanze dell’Ars, si scoprono cose che noi abbiamo immaginato.

Sia chiaro: non abbiamo ancora le ‘carte’ tra le mani. Ma già un fatto appare chiaro: il prelievo – non abbiamo capito e del 3,5 o del 4 per cento – riguarderà 8, 9, forse 10 mila pensionati sui circa 16 mila pensionati della Regione siciliana!

Poiché i ‘pensionati d’oro’ della Regione non dovrebbero essere più di 200 (e, a nostro avviso, potrebbero essere meno), va da sé che gli altri 8-9-10 mila pensionati non potranno che essere i titolari di pensioni che vanno a 2 mila e 600-700 euro a 3 mila-3 mila e 500 euro ed oltre.

I nostri – lo ribadiamo ancora una volta – sono conti che non scaturiscono da una lettura dei documenti, anche perché il Governo di Rosario Crocetta, nel presentare un provvedimento così grave – visto che tocca diritti acquisiti dai cittadini! – non ha nemmeno presentato le relazioni tecniche!

Quello che sta succedendo è incredibile. Per fare quadrare i conti – o meglio, per fronteggiare i tagli operati dal Governo nazionale di Matteo Renzi alla Sicilia – si mettono le mani in tasca ai pensionati.Incredibile!

Sabato scorso, nel pomeriggio, per difendere-nascondere il proprio operato, il presidente Crocetta ha affermato che ad essere colpiti sarebbero state le “pensioni d’oro”. Non era vero. Non è vero. Ad essere colpiti saranno di certo le ‘pensioni d’oro’, ovvero quelle anche vanno da 90 mila euro a 240 mila euro all’anno. Ma il prelievo colpirà – da quel poco che si capisce – anche le fasce di pensionati che vanno da 30 mila euro all’anno in su.

Ora un conto è penalizzare 100, 150, 200 pensionati con indennità pensionistiche che oscillano tra 90 mila e 240 mila euro all’anno, mentre altra e ben diversa cosa è colpire una fascia di 8-9-10 mila pensionati con un’indennità pensionistica che inizia da un’indennità pari a 30 mila euro all’anno.

In tutt’e due i casi – questo è il nostro modesto parere – siamo davanti a un provvedimento palesemente incostituzionale, perché la pensione è un diritto acquisito.

Ma se nel caso dei ‘pensionati d’oro’, chiamiamoli così, ci potrebbe essere una giustificazione morale, visto che parliamo di indennità mensili piuttosto elevate, per una pensione di 30 mila 35 mila euro all’anno il discorso cambia completamente.

Togliere a un pensionato da 2 mila e 700-3 mila euro al mese 120-150 euro al mese con la scusa della “solidarietà” è semplicemente incredibile!

Se questo succederà – prendiamone atto – il nostro non potrà più essere definito uno Stato di diritto. Questa non è democrazia, presidente Crocetta: questo è totalitarismo! Ed è semplicemente incredibile che i parlamentari della Commissione Bilancio e Finanze abbiano approvato un provvedimento del genere.

La verità è che hanno usato come scudo i pensionati ‘d’oro’ per infilare le mani nelle tasche di 8-9, forse 10 mila pensionati. Perché le cifre significative non possono che venire fuori dal prelievo forzoso su una gran massa di pensionati.

Basta moltiplicare 120-150 euro per 10 mila e si otterrà una cifra significativa, molto significativa! In barba alla Costituzione, ai diritti acquisiti e a tutto il resto.

Questo è un modo barbaro di fare ‘cassa’. Non possiamo che fa i nostri complimenti vivissimi a tutti i parlamentari che fanno parte della Commissione Bilancio e Finanze.

Passi che un Governo regionale che ha rinunciato a un contenzioso di 5 miliardi e 400 milioni di euro per incassare appena 550 milioni di euro decida di penalizzare 10 mila pensionati. Passi che un provvedimento lo voti il PD, visto che è il Partito di Renzi.

Ma è incredibile che le opposizioni abbiano approvato un provvedimento del genere.

Complimenti ai parlamentari del Movimento 5 Stelle e complimenti ai parlamentari di Forza Italia…

Anche in questo caso abbiamo avuto ragione: all’Ars, oggi, non c’è una vera forza politica di opposizione: sono tutti d’accordo quando c’è da derubare i cittadini!


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]