I senza tetto di Palermo cacciati in un lager per far posto al Festino

CHISSA’ DA LASSU’ COSA PENSERA’ SANTA ROSALIA DEGLI AMMINISTRATORI COMUNALI E DELL’ARCIVESCOVO CARDINALE PAOLO ROMEO. E CHISSA’ COSA PENSERA’ PAPA FRANCESCO…

Da lassù Santa Rosalia sarà veramente incazzata. Con molta probabilità, da quando è diventata patrona di Palermo non le sarà capitato tante volte di assistere a tanta ipocrisia. Soprattutto da parte della Curia del capoluogo siciliano. E anche dall’Amministrazione comunale.

Da mesi – da lunghi mesi – si cerca una soluzione per centinaia di famiglie senza casa. Uomini, donne e bambini rimasti senza tetto. Storie di sempre, si dirà. Vero. Storie che la povertà, in spaventosa crescita nell’ultimo anno, ha moltiplicato a dismisura.

Non si erano mai viste, a Palermo, centinaia di famiglie – anche con bambini appena nati – accampati in Piazza Pretoria, proprio davanti il Municipio della città.

Negli anni passati Piazza Pretoria veniva chiamata anche Piazza della Vergogna. Per via delle sculture della fontana un po’ nude. Con l’arrivo dei senza tetto la Piazza antistante la sede del Comune di Palermo è diventata Piazza della Vergogna di nome e di fatto.

Perché non è normale che centinaia di famiglie senza tetto, dopo mesi di proteste, rimangano attendate per settimane, nell’indifferenza generale.

L’unico intervento fatto dal Comune di Palermo retto da Leoluca Orlando è stato lo sgombero forzato. Perché la città non avrebbe potuto celebrare il suo Festino di Santa Rosalia con i senza tetto piedi piedi.

Così i senza tetto sono stati trasferiti, di forza, in un casermone-lager. Con il plauso dei rappresentanti a Palermo di Santa Romana Chiesa. Un’altra vergogna.

Così assistiamo al festival dell’ipocrisia: a Roma, ogni domenica, Papa Francesco ci ricorda i valori della povertà e della solidarietà; mentre a Palermo l’Arcivescovo della città, Cardinale Paolo Romeo, fa il pesce dentro il barile e dà l’avallo a un’Amministrazione cittadina che si sbarazza dei senza tetto per fare largo al Festino.

Complimenti, signor Arcivescovo Cardinale: la Santa Patrona della città sarà orgogliosa di Lei e della Sua Chiesa. Andrete tutti in Paradiso: lei, il Sindaco, gli assessori comunali e gli stessi consiglieri comunali che hanno avallato tutto questo.

In fondo, cantava Fabrizio De Andrè, “l’Inferno esiste solo per chi ne ha paura…”.  E tutti voi siete molto coraggiosi nell’essere forti con i deboli e deboli con i forti.

Foto tratta da larepubblica.it


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