Continua il viaggio del cittadino indignato tra le contraddizioni della citta'. Tesa al cambiamento e immersa nel piu' cupo immobilismo
La Pista ciclabile o la pista del disonore?
CONTINUA IL VIAGGIO DEL CITTADINO INDIGNATO TRA LE CONTRADDIZIONI DELLA CITTA’. TESA AL CAMBIAMENTO E IMMERSA NEL PIU’ CUPO IMMOBILISMO
di Aldo Di Vita
In una giornata qualunque in un posto qualunque avrete modo di assistere nel breve spazio di tempo e di un angolo cittadino, a varie forme dirregolarità e abusivismo che richiama a una babilonia dove linsofferenza alle leggi, regna sovrana.
Avrete modo di visionare le foto e anche voi vi renderete conto dello stato di disagio che i cittadini vivono quotidianamente a Palermo.
Un bel cartello su di un palo di colore azzurro ci indica che cè la presenza di una pista ciclabile. Ma quando il mio sguardo va oltre il cartello, mi rendo conto che è solo una bufala (una menzogna), guardando un po più avanti osservo una serie di bancarelle (spesso e volentieri abusive), proprio sopra la sede della pista ciclabile.
Andando avanti noto con stupore un altro tratto della pista invasa da motorini posteggiati selvaggiamente, senza alcun rispetto del codice stradale, che vieta a qualsiasi mezzo di sostare sul marciapiede e ancor di più sulla pista riservata alle bici.
Ciò oltre a provocare limpossibilita della circolazione delle bici, mette anche in difficoltà il passaggio dei pedoni.
Viene spontanea la domanda? Ma a Palermo il servizio urbano alla viabilità funziona oppure e solo un optional. Ma ahimè provare a vedere o trovare un vigile in questa città é proprio una chimera.
La storia non finisce qui sul lato destro del marciapiede, allaltezza dove sono posteggiati i motorini, altra sorpresa, si osserva la presenza di un nugolo di persone proprio davanti al decentramento comunale, (palazzo ex Barone di Via Lincoln), che sostano a parlare del più e del meno occupando con la loro presenza gran parte del marciapiede compresa la pista ciclabile. Mi sorge un dubbio che tali individui siano proprio persone che svolgono attività lavorativa al decentramento, e invece di presenziare sul proprio posto di lavoro stanno bighellonando fuori.
La strada e particolarmente occupata da negozi di commercianti cinesi che hanno occupato il posto dei nostri commercianti caduti in bassa fortuna per colpa della crisi.
Anche la presenza commerciale dei commercianti cinesi é spesso sinonimo di mancanza di regole: poco rispetto dellorario di lavoro e apertura anche nei giorni di festa. Inoltre le irregolarità allinterno dei negozi, spesso non conformi alle vigenti legge.
Forse mi sono dilungato. Chiudo con lultima scemenza umana, provate a vedere la foto dove allingresso della pista ciclabile, dopo il crocevia con il corso dei mille dallaltra parte della via Lincoln, si osserva unauto proprio a ridosso lingresso della pista e lo spazio pedonale e per finire in bellezza lingresso alla pista é delimitata da paletti, come per dire la pista e solo figurativa giacché non si può accedere. Per questo scempio dobbiamo ringraziare la precedente amministrazione, che in un lampo dintelligenza disgraziatamente sinvento la pista ciclabile, in una strada già abbastanza stretta ad alto traffico perchè arteria di grande comunicazione, aggiungendo più di un metro tra marciapiede e carreggiata per realizzare la pista ciclabile causando un aumento caotico di ulteriore traffico.
Che cosa ha fatto la neo eletta amministrazione fino ad oggi? Nulla che possa cambiare qualcosa né tanto meno far rispettare le regole, in questo stato di cose rimane solo una città, dove assenza e nichilismo di governo fanno da padrone.