Eas, dipendenti senza stipendio da marzo da oggi in ‘agitazione permanente’

“LA REGIONE NON E’ FALLITA E SE QUALCUNO LO DICE LO DENUNCIA”, DICE IL PRESIDENTE DELLA REGIONE. BENE. PERCHE’ ALLORA NON PAGARE I LAVORATORI DELL’ENTE ACQUEDOTTI SICILIANI? A RISCHIO L’EROGAZIONE IDRICA A SAN VITO LO CAPO?

Da marzo i dipendenti dell’Eas, sigla che sta per Ente acquedotti siciliani, non percepiscono lo stipendio. L’Ente è in finta liquidazione dal 2003. Finta perché è stato liquidato solo a metà: ha ceduto quello che poteva cedere a Sicilacque; è si è tenute le ‘rogne’, ovvero la gestione di 40 Comuni dell’isola ai quali continua a fornire l’acqua.

I Comuni sono dislocati tra Trapani, Messina e Catania. Insomma, la finta liquidazione – o liquidazione a metà – consente alla Regione di far gestire all’Eas l’erogazione dell’acqua a questi 40 Comuni.

Logicamente la gente lavora e va pagata. Ma, a giudicare da quello che si legge in un comunicato di Cgil, Cisl, Uil, Cobas-Codir e Sadirs, i dipendenti dell’Eas debbono lavorare, ma senza essere pagati.

La cosa, ovviamente, non può continuare. Tant’è vero che, oggi, i dipendenti dell’Eas hanno dichiarato lo stato di agitazione permanente. E lo anno fatto inviando una lettera ai Prefetti di Palermo, Catania, Trapani e Messina. Messina recapitata anche al presidente della Regione, Rosario Crocetta, all’assessore regionale all’Economia, Maurizio Agnello, alla Ragioneria generale della Regione e agli organi di stampa. E anche al liquidatore dello stesso Eas.

Noi siamo un po’ preoccupati. Il governatore Crocetta ha detto che se qualcuno dice che la Regione è fallita lui è pronto a denunciarlo. Per fortuna nel comunicato non si parla di Regione fallita. Anche se le parole non sono lo stesso belle: “Dal mese di marzo il personale in servizio dell’Ente acquedotti siciliani non percepisce i dovuti emolumenti, vittima sacrificale di una vergognosa e scellerata politica, ignava e lontana dai problemi dei lavoratori e delle loro famiglie. Altrettanto dicasi della lentezza burocratica dell’apparato regionale che, dopo ben 17 giorni dall’emanazione della l.r. 13/2014, ancora latita sulla stipula della convenzione prevista al comma 1 dell’art. 6, primo passo (il più semplice!!!) di un tortuoso meccanismo finalizzato al pagamento delle spettanze al personale Eas!”.

Che succederà? Se la Regione siciliana non è fallita potrebbe sempre pagare i dipendenti dell’Eas. Anche perché ricordiamo sommessamente che tra i Comuni ai quali l’Ente acquedotti siciliani fornisce l’acqua c’è San Vito Lo Capo che in questi giorni – e sarà così fino a metà settembre – registra un aumento della popolazione a ‘causa’ del mare e di una spiaggia che l’ottusità dell’uomo non sono riusciti ancora a rovinare.

Sarebbe un bel casino se l’Eas interrompesse l’erogazione idrica a San Vito Lo Capo, no?

 


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