Dieci militari dell’operazione Mare Nostrum hanno contratto l’infezione della tubercolosi. Pericoli anche per la popolazione?

LA DENUNCIA ARRIVA DAL COISP, Il SINDACATO DI POLIZIA. GLI ABITANTI DI POZZALLO, AUGUSTA, PORTO EMPEDOCLE, AGRIGENTO, TRAPANI E VIA CONTINUANDO CHE SONO VENUTI A CONTATTO CON I MIGRANTI SONO STATE VISITATI? O DOBBIAMO ASPETTARE LA FASE ATTIVA E CONTAGIOSA DELLA TBC? IL GOVERNATORE CROCETTA E L’ASSESSORE BORSELLINO HANNO QUALCOSA DA DIRE?

“Dati fisiologici? Dieci militari positivi alla Tbc un dato fisiologico considerati i grandi, giganteschi numeri dei migranti con cui hanno a che fare? Lo si vada a raccontare a ciascuno di quegli operatori, lo si vada a raccontare alle loro famiglie, ai loro figli. Dati fisiologici un accidenti. Forse per qualcuno questi uomini sono solo numeri, ma questo non fa che confermare che è l’indifferenza a dominare incontrastata la disastrosa gestione di un’emergenza che, lungi dall’aver trovato una qualche soluzione accettabile, non fa che peggiorare di giorno in giorno”.

E’ questa l’infuriata reazione di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, alla notizia che una decina i militari impegnati nelle operazioni Mare Nostrum sono risultati positivi al test di Mantoux, la prova di screening che individua la presenza di una infezione latente del micobatterio della tubercolosi.

“Nessuno di questi casi è in fase attiva o contagiosa, sono risultati positivi a questo screening precauzionale e continuano a lavorare – hanno assicurato alle agenzie fonti della Marina Militare – quindi nessun campanello d’allarme perché in operazioni così complesse e dove sono impegnati migliaia di uomini, questo dato è fisiologico”.

Appena ieri il Coisp aveva ripreso ed amplificato i continui disperati appelli degli Amministratori locali siciliani di fronte ad un fenomeno, quello dell’immigrazione clandestina, che sta letteralmente mettendo in ginocchio ampie fette di territorio italiano, e comunque certamente tutte le località meta fissa degli sbarchi di migliaia e migliaia di clandestini. Già oltre 50 mila dall’inizio dell’anno a riprova del fatto che “in concreto – commenta Maccari – Mare Nostrum sta dimostrando tutte le proprie ‘falle’. Soprattutto se al grande aumento di sbarchi si aggiungono le continue serie notizie a proposito dei rischi per la salute che corrono non solo tutti gli operatori impegnati in servizi che li mettono a diretto contatto con gli immigrati (spesso fuori controllo come denunciato dall’assessore del Comune di Favara, Giuseppe Milioti), ma anche tutti gli altri cittadini.

“Insistere a ‘indorare la pillola’ per non ‘fare allarmismo’ non può significare prendere tutti in giro”, sottolinea Maccari.

“La verità – conclude il Segretario del Coisp – è che il fenomeno dell’immigrazione clandestina è oramai un’emergenza assoluta che ci costringe, anche in virtù di scelte inconcludenti e politiche pusillanimi soprattutto nel confronto con gli interlocutori internazionali, a confrontarci con problemi e rischi che non dovrebbero neppure rientrare nei nostri compiti, e con sforzi e sacrifici che svolgiamo solo e unicamente per senso del dovere e senza compensi o garanzie adeguati. E quando affermiamo ‘ci costringe’ facciamo ovviamente riferimento agli Appartenenti alle Forze dell’Ordine e alle Forze Armate, agli operatori socio-sanitari ed ai cittadini, ma certamente non ai molti politici, parlamentari e Rappresentanti Istituzionali che la solidarietà la sanno dare solo con i microfoni, debitamente lontani dai possibili contagi di tubercolosi e scabbia”.

Foto tratta da intelligonews.it

 


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