Pallanuoto, Recco e Brescia fuori ai quarti di Champions

di Alberto Andaloro

Si spengono anzi tempo i sogni di gloria delle nostre italiane impegnate nella final six di Barcellona. Sia il Recco che il Brescia escono sconfitti dai rispettivi scontri contro Partizan Belgrado e Barceloneta, e adesso alle due compagini italiane non rimane altro che giocarsi la finale per il quinto e sesto posto.

Il Brescia crolla sotto i colpi di un Barceloneta gasato dal suo pubblico; dopo un inizio convincente con la rete del bomber Valerio Rizzo su rigore, il Brescia incomincia a subire gli attacchi dei catalani che prima pareggiano con una controfuga di Fernandez e poi dilagano con la doppietta dell’uomo di maggior talento: Albert Espanol. Il giovane Di Fulvio prova a tenere a galla i suoi con il gol del 3-2, ma in pochi minuti la squadra campione di Spagna raggiunge il massimo vantaggio con le reti di Petkovic ed Echenique. L’ultimo tentativo di rientrare in partita per i lombardi è firmato dal tandem Molina-Rizzo che con 2 reti a testa fanno vacillare per un attimo le convinzioni dei padroni di casa che però a 2′ dal termine, chiudono il match ancora con una rete di Fernandez. Il Barceloneta affronterà in semifinale il Primorje di Rijeka, squadra favorita alla vittoria finale.

Se per il quarto di finale che vedeva impegnato il Brescia il risultato tutto sommato era abbastanza pronosticabile, per l’altro quarto di finale, quello in cui si sfidavano Recco e Partizan, il risultato è assolutamente inaspettato. La partita presenta la stessa trama del match per tutto l’arco dei 4 tempi: il Partizan prova le conclusioni su fallo da 5 metri, e il Recco sfrutta caparbiamente l’uomo in più, tanto da far registrare a fine partita un eccezionale 8/11 in superiorità numerica. Il Recco va sempre in vantaggio e il Partizan, mai domo, recupera rete su rete. Sul finire del quarto tempo, dopo un clamoroso errore di Felugo sotto porta, i serbi guidati dal tecnico Vujasinovic, realizzano il gol del 12-12 con il giovanissimo Subotic, che permette a Soro e compagni di acciuffare il pareggio e dunque di potersela giocare ai rigori. Dopo una estenuante serie di realizzazioni, dopo 6 rigori segnati, il Recco crolla sull’errore del montenegrino Ivovic, uno dei giocatori più forti al mondo, che si fa parare il rigore da uno strepitoso Soro. Il Recco viene punito per non aver subito chiuso il match quando ne aveva la possibilità e manca l’accesso alle semifinali che era un obbiettivo del team ligure. A differenza di un indomabile Aicardi, di Madaras e di Janovic, questa volta al Recco sono mancate le parate di Tempesti, le giocate di Ivovic e la difesa di Felugo, autori tutti di una prestazione al di sotto dei loro standard. Il Partizan invece trionfa proprio grazie a quel mix di inesperienza e gioventù che doveva essere il punto debole. Uno strepitoso Mandic, il cecchino Milos Cuk, e il 19enne Subotic si sono dimostrate vere e proprie spine nel fianco per la difesa rechellina, e le parate di un sempre-verde Soro hanno permesso alla formazione di Vujasinovic di giocarsi la semifinale nel derby contro il Radnicki.


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