6 Gdo di Castelvetrano: vertice di Sonia Alfano sul destino dell’azienda confiscata alla mafia

MENTRE LA COMMISSIONE ANTIMAFIA SI RIUNISCE NELLA CITTA’ SELINUNTINA A PALERMO ROSI BINDI E NELLO MUSUMECI DIBATTONO SULLA GESTIONE DEI BENI TOLTI A COSA NOSTRA

L’eurodeputato e presidente della Commissione Antimafia Europea, Sonia Alfano, farà visita stamattina a Castelvetrano nella città del della primula rossa di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, per scongiurare la chiusura dell’attività del gruppo 6 Gdo e garantire un futuro ai lavoratori. L’incontro si terrà alle 9,30 al liceo scientifico “Cipolla” in piazzale Placido Rizzotto a Castelvetrano per fare il punto sul futuro della citata azienda e dei trecento lavoratori tra diretto ed indotto.

All’appuntamento saranno presenti il Prefetto Maria Rosaria Laganà dell’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati; l’amministratore giudiziario, Nicola Ribolla; il senatore de “Il Megafono Lista Crocetta”, Beppe Lumia; l’ex procuratore aggiunto di Palermo e leader di Azione civile, Antonio Ingroia, dal 19 febbraio nuovo Commissario straordinario della Provincia di Trapani ed anche alla guida della Società Sicilia e Servizi; il sindaco di Castelvetrano, Felice Errante; il vescovo di Mazara, monsignor Domenico Mogavero, sindacalisti e dipendenti della Gruppo 6 Gdo.

“Ho ottenuto che chi ha un ruolo istituzionale dia una risposta ai lavoratori – dice la Alfano – i quali chiedono che l’azienda acquisita al patrimonio dello Stato non chiuda” dice Sonia Alfano, eurodeputato, presidente della Commissione Antimafia Europea. Le dinamiche che hanno portato ad un passo dal fallimento la Gruppo 6 Gdo verranno analizzate dagli organi competenti – precisa l’europarlamentare – quello che non possiamo permettere è di assistere alla fine dell’azienda senza che gli organi dello Stato percorrano tutte le strade possibili per evitarla”.

Come già riferito dalle colonne di questo giornale, le società del gruppo Gricoli che operano nel settore della grande distribuzione commerciale, tra le quali 6 Gdo, dal 2007 sono gestite dallo Stato, dopo l’arresto di Gricoli e la fase di amministrazione giudiziaria.

La vicenda tiene col fiato sospeso duecento lavoratori e le loro famiglie, a rischio licenziamento ai quali aggiungere circa cento dipendenti delle società dell’indotto costituito da vari supermercati dislocati nelle province di Trapani ed Agrigento.

È il caso, per esempio, della società Logicom, partecipata per il 70 per cento dalla 6 Gdo, che non avendo più gli approvvigionamenti è destinata a licenziare i quindici dipendenti.

Va ricordato come il boss dei boss, Matteo Messina Denaro, latitante, aveva messo le radici nel settore alimentare attraverso il prestanome, l’imprenditore Giuseppe Gricoli, a capo del gruppo 6 Gdo con alle dipendenze, tra diretto ed indotto di circa trecento lavoratori.

Nel 2007, a seguito dell’arresto di Gricoli e della confisca dei beni, il gruppo è stato affidato dallo Stato alla gestione commissariale, attraverso l’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati, in attesa di una possibile vendita a società del settore.

Dopo una lunga trattative dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati alla mafia con diversi gruppi societari interessati all’acquisto delle società castelvetranesi, il tutto sembra essersi arenato negli ultimi tempi. Stallo che ha determinato il surriscaldamento degli animi negli ultimi tempi. I lavoratori sono stanche di assistere alla “passarella” di politici ed autorità senza che si compia realmente alcun passo in avanti.

Della vicenda si sono interessati in ordine, il ministro degli Interni, Angelino Alfano, la senatrice del Pd, Pamela Orru, il senatore Lumia, grande sponsor del Governo regionale del presidente Rosario Crocetta, e l’ex magistrato Antonio Ingroia.

Il rischio è che la visita di domani possa scivolare in una sorta di anticipazione della campagna elettorale per le imminenti elezioni al parlamento europeo.

Abbiamo raccolto la dichiarazione del Sindaco di Castelvetrano-Selinunte, Felice Errante, sulla visita di oggi dell’europarlamentare Sonia Alfano.

“Adesso alla comunità castelvetranese servono fatti concreti ed immediati – dichiara Errante. Lo Stato deve dimostrare a tutti coloro i quali credono nella legalità e nelle istituzioni – tuona – di essere all’altezza di assumersi le responsabilità che la vicenda occupazionale dei lavoratori del 6 Gdo merita”.

Mostra tutta la sua preoccupazione il primo cittadino di Castelvetrano per una soluzione della vicenda occupazionale che sembra sfuggire dalle mani.

“Nessuno chiede assistenzialismo – spiega Errante – e non sarebbe stata cosi alta la protesta se si fosse trattato di una crisi dell’azienda dovuta alla congiuntura economica”. Ed aggiunge: “Siamo di fronte, invece, alla possibile decozione per vicende giudiziarie dovute alla gestione commissariale che vede lo Stato impegnato in prima linea e per tale ragione va trattata in maniera diversa, anche perchè non ha prodotto ad oggi alcun risultato sperato sul versante occupazionale. Mi auguro che non serva a riscaldare gli animi che sono già di per sé caldi – conclude Errante – i lavoratori sono disperati e sull’orlo della disperazione”.

Contemporaneamente si riunirà domani a Palazzo dei Normanni, la Commissione nazionale antimafia, presieduta da Rosy Bindi, per incontrare la Commissione antimafia dell’Ars presieduta da Nello Musumeci. Tema dell’incontro la gestione dei beni confiscati, che spesso, statistiche alla mano, rimangono inutilizzati.

Pare che si parli anche della vicenda legata al gruppo castelvetranese 6 Gdo.

 

 


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