L’Aida di Roberta Torre contro la guerra

di Gabriele Bonafede

L’artista è chiamato a dare interpretazioni della realtà, a porre e far porre domande, a svegliare la riflessione sui tempi e sui temi fondamentali del genere umano. L’Aida di Verdi oggi, il cuore dell’Aida, è qui la storia delle divisioni, delle guerre, della distruzione dei sentimenti sull’altare delle “patrie” belligeranti.

Roberta Torre con la scengrafia della sua Aida. Foto di Paolo Galletta.

Un’artista dalla fantasia strabordante, dalla semplice genialità, dalla sensibilità innata, non poteva non vedere e farci vedere, nell’Aida, quello che altri non vedono. E dunque, quella di Roberta Torre è un’Aida pacifista, come avevamo intuito alla vigilia: un’Aida contro le guerre, tutte le guerre.

In un mondo siciliano che cerca inutilmente di farsi da parte, di dimenticare nell’oblio gattopardesco la realtà dei tempi nostri, anche quando sulle nostre coste arrivano i profughi e le vittime delle guerre di oggi, l’Aida di Roberta Torre ci chiama a non dormire.

Aida, il coro: Silvia Ajelli, Aurora Falcone e Giuditta Jesu. Foto di Paolo Galletta

E lo fa con l’arte, persino con l’intrattenimento, persino con l’ironia e la capacità di godere della denuncia e della sgomenta riflessione su quanto accade, oggi, in tutto il mondo, riverberando anche in Sicilia gli spigoli di tragedie apparentemente lontane.

Notizie terribili arrivano da altri Paesi: la Siria, l’Etiopia, l’Ucraina… E la Torre le fa sbarcare sul palcoscenico con il rumore e lo stridore della guerra e del sangue: di rosso e di nero si tinge la scena, di polvere satura e acre di morte e imposizione. I tempi raccontano, con le bestie dell’odio sguinzagliate dal puparo di turno, che gelidamente imperversa frustando per terra: ammaestratore di iene, consigliere di cattiverie e sventure. Anche nei confronti di chi capisce e si trova ad avere il potere degli eserciti. E Radames ascolta, per caricare di gloria il suo comando, per ricevere quel trionfo che non vorrebbe, che ripudia nello stesso momento in cui lo raccoglie attraverso la morte dei suoi e dei suoi avversari.

Rocco Castrocielo è Radames. Foto della Scuola Stabile di Fotografia Palermo.

Simbolico, capriccioso, folle, entusiasta, che sfiora anche la crudele banalità del vivere il potere, lo spettacolo. Con l’interprete che meglio non poteva arricchire di significati l’eterno tabù dell’accettazione di se stessi: Ernesto Tomasini, artista vero, che non solo in voce propone forza evocativa, ma anche nel fare, nel porsi, nell’urlare a pieni polmoni la libertà del genere umano.

Sì, è vero. Vogliamo qui anche fare gli avvocati del diavolo e i superbi: qualche giorno in più avrebbe reso la “folle” Aida di Roberta Torre più completa anche nei minimi particolari.  Ma il risultato è già degno del massimo dei teatri, del massimo della scena, dell’applauso e dell’ovazione che non sono mancati anche da coloro i quali non sono abituati alle “pazzie torriane”.

Dal loggione del Biondo di Palermo è arrivata la spinta, ieri alla prima assoluta, per l’applauso e poi l’ovazione. Come dalla curva nello stadio, dove c’è la pancia del pubblico e le schiere dei veri appassionati, l’entusiasmo ha spinto fino all’ultima, e cioè alla prima fila della “tribuna”, e poi fin dentro l’ultimo palco d’onore.


Dalla stessa categoria

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]