Armi chimiche, ecco i “segreti” di Palazzo Chigi

di Gabriele Bonafede

“Enorme dilettantismo”. È così che il Sindaco di San Ferdinando, Domenico  Madafferi descrive il modo di operare del governo italiano riguardo alla penosa vicenda dell’imminente passaggio di armi chimiche nel porto di Gioia Tauro.

Domenico Madafferi

Censurato dalle TV nazionali, il Sindaco in prima linea, con le scuole del proprio Comune a pochi metri dalle banchine, ha potuto parlare solo a una TV online locale coraggiosa e alla ricerca della verità: “Pianainforma.it”, una di quelle TV che avrebbe diritto a candidarsi per un “Premio Peppino Impastato” o “Mauro Rostagno”. Una TV simile a “Retelibera” di Camilleri che aiuta il commissario Montalbano a scoprire la verità celata da altri.

L’emittente ha realizzato ieri un’intervista, largamente taciuta dagli organi d’informazione nazionali, dove il Sindaco Madafferi  racconta come è andata la riunione con Letta e altri esponenti del consiglio, incredibilmente tenuta segreta da Palazzo Chigi. E si scopre perché.

Non sanno nemmeno loro cosa devono fare, sembra sospettare il Sindaco. E ancora: “Informazioni non ne abbiamo avute, siamo allo stesso punto di prima. Hanno solo promesso che i Sindaci saranno coinvolti nella fase di preparazione di questa operazione, addirittura hanno detto  che ci daranno un opuscolo, e credo che in questo opuscolo ci dovranno pur mettere di quali sostanze si tratta”.

I Sindaci quindi non sono stati messi al corrente di nulla, e tantomeno sono stati rassicurati, visto che non si sa nemmeno quali siano le sostanze che proverranno dalla Siria. Una domanda rimane, infatti: se non c’è alcun pericolo riguardo a queste sostanze, perché allora devono essere distrutte? È solo un’operazione di propaganda? E anche in questo caso, perché è stata gestita in questo modo?

Agostino Pantano

L’intervistatore, il giornalista Agostino Pantano, lo incalza con domande alle quali Madafferi non si sottrae e ci da un grande insegnamento di responsabilità. Chiama alla calma per la manifestazione spontanea programmata di per domani.

Dall’intervista si evince pure che ci sono state ben due ore di confronto “ma senza sapere come e quando, si svolgerà l’operazione”, ricorda Pantano fin dall’inizio.

Si scopre anche, e questo non è sfuggito a osservatori attenti, che il ministro degli esteri Emma Bonino non era presente. Si è scoperto poi che la Bonino stava andando a Ginevra dove pare non abbia mancato di “farsi bella” di fronte ai giornalisti stranieri citando l’operazione, pensata senza nemmeno informare i Sindaci coinvolti, come una cosa di cui vantarsi.

“Non riescono a esplicitare il vero controllo dell’operazione”, dice Madafferi, “Letta ci ha detto che si deve fare per impegni internazionali, stanno combinando dei pasticci ed è frutto di un dilettantismo enorme” .

Agghiacciante la situazione che emergerebbe dal punto di vista tecnico. Il Sindaco dice che, secondo un tecnico competente, e cioè il generale Termenti , “trasbordare queste sostanze da nave a nave è pericolosissimo”.

Foto tratta da www.formiche.net

E ancora: “loro insistono che il porto di Gioia Tauro è stato scelto per eccellenza”,  si profila quindi, commenta giustamente Pantano, una “nuova specializzazione” del porto, quella dello smaltimento di materiali altamente tossici e pericolosi. Si profilerebbe una tendenza a considerare, aggiungiamo noi, la Calabria come pattumiera del Mediterraneo, dell’Europa e forse del mondo.

“Addirittura si parla di 500 uomini di un battaglione di Pistoia” che arriverebbe in un paio d’ore, continua il Sindaco. Ma nulla di ufficiale è stato comunicato: “Pare ci sia un piano d’emergenza della capitaneria di porto, ma devono ancora sottoporcelo”.

Sono previste manifestazioni importanti, tra le quali una simbolica catena umana che comprenderà donne e bambini, domani (Venerdì 24 Gennaio) a San Ferdinando e un’altra Sabato 25 alle ore 10.00. Le manifestazioni sono spontanee promosse da associazioni culturali, sportive e religiose per ribadire il no all’arrivo di armi chimiche in Calabria.

“Faccio un appello alla cittadinanza – conclude Madafferi con un senso dello Stato evidentemente sconosciuto ad altri – che sia calma, che sia responsabile, e dobbiamo fare l’augurio che comunque tutto si svolga bene, sono a disposizione di tutti i cittadini, ma non alle provocazioni, nel modo più assoluto”.

“L’operazione di trasbordo – prosegue  –  è una cosa che si deve fare per ragioni di Stato” ma, precisa, “è stato un vero e proprio ultimatum, eppure noi dobbiamo affrontarlo in modo pacato e responsabile”.

Il link per vedere l’intervista, pubblicata anche nella pagina di facebook  “Pianainforma Web Tv” è il seguente:

http://www.pianainforma.it/tg-della-piana/armi-al-porto-intervista-a-madafferi-di-fronte-all-ultimatum-chi-manifesta-dimostri-calma-e-senso-di-responsabilita

Nel frattempo, la riunione dei sindaci di oggi, inizialmente prevista con collegamento streaming in diretta, sta terminando. Ne pubblicheremo un resoconto quanto prima.


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