Pelagie, nuova denuncia per la Compagnia delle Isole: interruzione di pubblico servizio

L’EX SIREMAR CONTINUA A COLLEZIONARE DENUNCE PER INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO. PELAGIE ISOLATE DALLO SCIOPERO DEL PERSONALE MARITTIMO CON COMUNE E CAPITANERIA SUL PIEDE DI GUERRA

di Mauro Seminara

La Compagnia delle Isole  (ex Siremar)  continua a navigare i cattive acque. Dopo l’ammonizione ricevuta insieme alla sofferta proroga della convenzione a fine dicembre, la società marittima si ritrova alle prese con un’ altra denuncia per disservizio. Questa volta la situazione è un po’ più delicata. La causa risiede nello sciopero che la Federmar-Cisal ha proclamato per il personale marittimo in data 10 gennaio per le 24 ore del 16 dello stesso mese.

Sulla nota che Siremar ha diffuso alle autorità competenti, a firma dell’Amministratore Delegato Alessandro Seminara, si leggeva che sarebbero stati “garantiti dalla Società i collegamenti minimi essenziali”. Neanche a dirlo, così non è stato. Lampedusa e Linosa, che rientrano in accordi di continuità territoriale e che non sono altrimenti servite, se non di aeroporto e la sola maggiore dell’arcipelago, sono state lasciate senza il servizio per un ora di sciopero. Non erano avverse le condizioni meteo e nessuna comunicazione è stata fatta dalla Compagnia delle Isole in merito a guasti. La nave della compagnia avrebbe dovuto salpare da Porto Empedocle alle 23 di giovedì 16 ma lo sciopero terminava alle 24. Grava però sulla situazione la mancata comunicazione di disservizio che la ex Siremar era tenuta a inviare al Comune di Lampedusa e Linosa e alla Capitaneria di Porto dello stesso arcipelago. L’amministrazione comunale delle isole ha invece appreso dello sciopero e del conseguente disservizio solo a sciopero terminato. Cioè oggi, quando l’ufficio circondariale marittimo della Capitaneria di Porto ha chiesto chiarimenti in merito al mancato arrivo previsto della nave Laurana di Compagnie delle Isole.

Mentre le Capitanerie di Porto Empedocle e Lampedusa si riservano possibili provvedimenti, di non lieve entità, l’amministrazione comunale pelagica è partita in quarta con una immediata denuncia. Destinatari dell’esposto firmato dal Vicesindaco Damiano Sferlazzo sono le autorità ministeriali e regionali competenti in materia di trasporti, la Capitaneria di Porto e la Prefettura di Agrigento. Sferlazzo.

Nella denuncia si richiama l’attenzione anche sul fatto che la compagnia non effettua corse il venerdì sera e che quindi il disservizio viene amplificato dal sovrapporsi del riposo settimanale. Un insieme di piccoli incidenti che vanno a discapito della stessa Compagnia delle Isole, già sotto pressione da parte della Capitaneria di Porto Empedocle per l’ingombro portuale della motonave Adriatica.

La società marittima l’aveva noleggiata lo scorso luglio per mettere una pezza alla questione Pelagie ma la nave non è risultata avere i requisiti omologabili al servizio. Negata l’autorizzazione all’impiego sulla tratta Porto Empedocle-Linosa-Lampedusa e viceversa, la nave era rimasta abbandonata al molo del porto agrigentino per sei mesi causando anche un conseguente intralcio alla manovra delle navi in movimento. La Adriatica è stata infine spostata da alcuni rimorchiatori sotto il coordinamento della Capitaneria proprio il giorno dello sciopero indetto dal sindacato. A bordo dell’acquisto sbagliato c’era, fino a qualche tempo addietro, anche il personale marittimo che progressivamente si era ritrovato senza cibo, luce, acqua. Probabilmente una piccola dimenticanza, come l’obbligo di comunicazione ai porti interessati da variazioni sulle tratte e la copertura dei servizi minimi essenziali.


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