Il bordello aperto al confine con l'austria e' preso d'assalto dagli italiani. Qui invece siamo tutti impegnati nel moralismo da quattro soldi
L’APERITIVO/ Il ‘Centro massaggi’ di Palermo: la carica dei perbenisti bacchettoni. E degli ipocriti
IL BORDELLO APERTO AL CONFINE CON L’AUSTRIA E’ PRESO D’ASSALTO DAGLI ITALIANI. QUI INVECE SIAMO TUTTI IMPEGNATI NEL MORALISMO DA QUATTRO SOLDI
In queste ore la morbosità panormita, sicula e italica è concentrata sul ‘Centro massaggi’ di Palermo dove, a quanto pare, ragazze compiacenti, oltre che di massaggi, si occupavano di ‘tutto il resto’. Tutti a stupirsi. Tutti a dire: “Ah, queste cose non si fanno!”. Tutti a battersi il petto: “Che peccatori, che peccatori!”.
Ovviamente, tutti quelli – parliamo di palermitani e abitanti dei paesi vicini – che non hanno varcato il portone di questo particolare ‘Centro massaggi’, e che per ora, nel silenzio delle proprie menti, imprecano: “Mannaggia, ma com’è che non ne sapevo nulla?”, non parlano.
Intanto le ‘Istituzioni’ agiscono: arresti, notizie su registrazioni e pedinamenti, un politico firmato mentre si concedeva il “Riposo del guerriero”. E persino una vigilessa della quale già si dice peste e corna. E per la quale si annunciano punizioni esemplari anche da parte delle alte sfere dell’Amminitrazione comunale della città.
Insomma, in materia di ipocrisia, di bacchettoni, di moralismo d’accatto non ci facciamo mancare nulla. La libertà, in certe cose, in Italia, non esiste. Dobbiamo tenere aperti i bordelli politici, i bordelli economici, i bordelli finanziari e i bordelli sociali. Mentre gli unici bordelli dove la gente, alla fine, si rilassava debbono restare chiusi.
Che Paese strano, l’Italia. Poco più di un mese fa abbiamo dato notizia – notizia che, in realtà, è stata data da tanti giornali – di un bordello aperto in Austria, al confine con l’Italia. I gestori sono convinti – e non possiamo dargli torto – che diventeranno miliardari. Non con gli austriaci, ovviamente. Ma con gli ‘allupati’ italiani che si precipiteranno in questo piccolo centro e, con l’occasione, resteranno qualche giorno in Austria come turisti.
In Austria sono incivili e noi, in Italia, siamo civili? Gli austriaci e, in generale, i Paesi dove i bordelli sono aperti sono amorali e solo noi italiani siamo i detentori della morale? Quando arriverà il momento in cui cominceremo a porre queste domande a noi stessi e alla politica?