In Sicilia 270 Comuni su 390 ad elevato rischio idrogeologico

UNA PROPPOSTA DI LEGGE MIRA AD INTRODURRE UFFICI GEOLOGICI DI ZONA.  OGGI E’STATA CONSEGNATA A ROMA. L’INZIATIVA E’ DELL’ORDINE DEI GEOLOGI SICILIANI CHE LANCIANO L’ALLARME SULLA FRAGILITA’ DEL TERRITORIO SICILIANO

È stata presentata oggi alla Camera dei deputati, dal Consiglio nazionale dei geologi , la proposta di legge per la costituzione dell’Ufficio geologico territoriale di zona. Il disegno di legge nasce s su iniziativa  dell’Ordine regionale di Sicilia. “Ringraziamo il presidente Gian Vito Graziano del consiglio nazionale dei geologi  per avere accolto favorevolmente la nostra proposta di legge, in qualità di consiglio dell’Ordine regionale di Sicilia, sul geologo di zona e sulla formazione dell’Ufficio geologico territoriale di zona” dichiara Fabio Tortorici, presidente dell’Ordine regionale dei geologi di Sicilia.

E poi l’allarme, purtroppo, finora rimasto sempre inascoltato:

“Il rischio sismico e il dissesto idrogeologico da un lato e la mancanza di programmazione dall’altro, purtroppo anche nella nostra Isola, la fanno da padrone. Basti pensare che in Siciliasu 390 Comuni, 270 sono ad elevato rischio idrogeologico e i fondi destinati alla mitigazione di tale problematica sono sfavorevolmente sproporzionati alla estensione delle aree realmente e potenzialmente interessate da frane ed alluvioni. Sono certo che il consiglio nazionale dei geologi -ha concluso il presidente dei geologi di Sicilia-, al quale abbiamo trasferito il compito di seguire la nostra iniziativa, contribuirà al raggiungimento dell’obiettivo finale, cioè a fare prevalere la logica della prevezione su quella degli interventi post-evento”.


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