Zampa-Zen/ Nadia Spallitta: “Zamparini aveva formulato una proposta interessante. Ma…”

PARLA LA VICE PRESIDENTE VICARIA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PALERMO. E RACCONTA I RETROSCENA DELL’APERTURA DEL CENTRO COMMERCIALE ‘CONCA D’ORO’

Da qualche giorno alcuni consiglieri comunali di Palermo si sono accorti che ‘Zampa-Zen’ non è stata una bella operazione, almeno per il Comune. Per ‘Zampa-Zen’ s’intende l’operazione ‘Conca d’oro’, il centro commerciale realizzato nel quartiere Zen dal presidente della Palermo Calcio, Maurizio Zamparini. 

Noi ricordiamo che, circa un anno fa, due consigliere comunali – Antonella Monatra e Nadia Spallitta – in solitudine, avevano sollevato il caso. Quando tutti gli altri consiglieri comunali – compresi i nostri amici Alberto Mangano, attuale presidente della Commissione Urbanistica del Comune, e Rosario Filoramo non sembravano molto interessati al caso.

Ieri abbiamo pubblicato una riflessione di Antonella Monastra. Oggi abbiamo raccolto il parere di Nadia Spallitta, vice presidente vicaria del Consiglio comunale di Palermo.

Ci spiega che cosa sta succedendo?

“Di nuovo non lo so. Io posso dire che, circa un anno fa, ho presentato un’interrogazione chiedendo all’Amministrazione comunale com’era possibile che la ‘Conca d’oro’ aprisse i battenti senza aver realizzato le opere di urbanizzazione secondaria previste dall’accordo siglato tra il Comune e Zamparini”.

A cosa si riferisce, in particolare?

“Al centro di Municipalità e a qualche altra opera. La cosa più importante, ovviamente, era ed è il centro di Municipalità”.

E cosa ha risposto l’Amministrazione comunale?

“Ha risposto l’assessore alle Attività produttive, Marco di Marco. Dicendo che il placet all’apertura della ‘Conca d’oro’ l’ha rilasciato la commissaria Latella (Prefetto Latella, commissario del Comune di Palermo che ha operato prima dell’insediamento della giunta di Leoluca Orlando ndr) con una delibera di Giunta”.

Scusi, una delibera di Giunta adottata da un Commissario del Comune può modificare una convenzione siglata dal Comune con un gruppo privato, in questo caso con la società di Zamparini?

“Non solo l’ha modificato, ma ha introdotto una clausola aperta”.

Cioè?

“La delibera adottata dal Commissario dice che Zamparini dovrà sì realizzare le opere di urbanizzazione secondaria, a cominciare dal centro di Municipalità, ma non fissa i termini della consegna”.

Nemmeno termini ordinatori?

“Nessun termine. L’assessore Di Marco ha ragione. Anche se il vero problema non è questo”.

E qual è allora il problema?

“La delibera andava revocata e cambiata. Introducendo termini precisi in ordine alla realizzazione delle opere di urbanizzazione secondaria. Così, oggi, succede una cosa molto strana”.

Cosa?

“Succede che, nel Piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Palermo, è previsto, tra le altre cose, un progetto per la realizzazione del centro di Municipalità della Zen. Con un costo di dieci milioni di euro. Opera già finanziata. Tutto questo è assurdo. Perché non fare realizzare il centro di Municipalità a Zamparini, così come previsto dalla convenzione, e utilizzare questi dieci milioni di euro per un’altra opera?”.

Insomma, se abbiamo ben capito, Zamparini, non avendo scadenze temporali, è stato di fatto esentato dalla realizzazione del centro di Municipalità dello Zen.

“Anche su questo punto andrebbe intervistato Zamparini. Non tutte le responsabilità sono sue. Io ricordo che, nella passata consiliatura il presidente della Palermo Calcio aveva formulato un’offerta interessante. Aveva detto: lasciatemi questi due mila metri quadrati dove attualmente opero con il centro commerciale e io vi realizzo il centro di Municipalità nel cuore dello Zen, riqualificando una grande area che oggi è una discarica abusiva su un terreno che è di proprietà del Comune. Non so perché, ma questa proposta è stata lasciata cadere. Su questo, lo ripeto, andrebbe sentito Zamparini. Tra l’altro…”.

Tra l’altro?

“Tra l’altro la proposta di Zamparini sarebbe stata molto conveniente per il Comune. Secondo la convenzione, l’edificio che Zamparini dovrebbe realizzare a due passi dalla ‘Conca d’oro – edificio da adibire a centro di Municipalità – dopo dieci anni tornerebbe di proprietà dello stesso Zamparini. Mentre il centro di Municipalità da realizzare nel cuore dello Zen, con la riqualificazione della discarica, resterebbe di proprietà del Comune”.

Nota a margine

Noi, comunque, un’idea di quello che sta succedendo ce la siamo fatta. Il centro commerciale realizzato da Zamparini è bello, funzionale e rispettoso dell’ambiente. E, soprattutto, funziona. Con prezzi accessibili. Soprattutto nell’agro-alimentare. Con un buon rapporto tra qualità e prezzi.  

A differenza di altri centri commerciali realizzati a Palermo. Che sono solo concentrati di cemento, brutti e poco funzionali. E con i prezzi alti. Centri che i palermitani frequentano poco. O non frequentano affatto. E a ragione. 

L’attacco che oggi arriva da certi consiglieri comunali di Palermo al centro commerciale ‘Conca d’oro’, a nostro modesto avviso, non è genuino. Anche perché, guarda caso, un anno fa, questi signori stavano zitti.

Comunque vorremmo rassicurarli: non è con questi mezzucci da dozzina che i palermitani verranno convinti a frequentare i brutti centri commerciali dove i prodotti costano di più.

Insomma, anche a Palazzo delle Aquile è arrivata una nuova forma di ‘ascarismo’ neo-panormita? 

 


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