I pre-pensionati della pubblica amministrazione siciliana? Ma è il Governo Crocetta che li vuole!

QUALCHE LETTORE CI HA FATTO NOTARE CHE LA PARTE DELLA LEGGE 10 CHE PREVEDEVA IL PENSIONAMENTO ANTICIPATO E’ STATA ‘CASSATA’. MA L’ATTUALE ESECUTIVO, A QUANTO PARE, LA VORREBBE RIPRISTINARE. MANDANDO A CASA CHI LAVORA PER FARE POSTO AI PRECARI

Un articolo del nostro Riccardo Gueci su una vicenda che riguarda un dipendente della Regione siciliana – prima mandato in prepensionamento e poi richiamato in servizio (vicenda ancora sospesa in attesa del giudizio definitivo) – ha portato qualche lettore a ricordarci che, in Sicilia, quella parte della legge regionale n. 10 del 2000 che consentiva il prepensionamento per occuparsi di un coniuge malato non si applica più.

Tutto vero. Ma nell’articolo si parla di un caso, forse l’ultimo, in applicazione di una legge che in Sicilia ha provocato non poche storture.

Detto questo, vorremmo che i nostri lettori focalizzassero l’attenzione su quello che sta succedendo in questi giorni in Sicilia. O meglio, su quello che propone l’attuale Governo regionale in materia di pre-prensionamenti  nella pubblica amministrazione.

Scrivere, come hanno fatto i nostri lettori, che in Sicilia – nella pubblica amministrazione siciliana, per la precisione – non ci saranno più baby-pensionati è corretto. Ma attenzione a quello che succederà in futuro.

Ci permettiamo di ricordare che, proprio in questi giorni, il Governo regionale ha annunciato il prepensionamento di dipendenti regionali e, a quanto ci è sembrato di capire, anche di dipendenti comunali. Questi pre-pensionamenti verrebbero effettuati per fare posto ai precari.

A noi questa storia dei pre-pensionamenti sembra una presa in giro. E l’abbiamo anche scritto. Ma è una proposta annunciata sui giornali del Governo della Regione.

Quindi, se due più due fa ancora quattro, il capitolo dei baby-pensionati, in Sicilia, non è chiuso.

Ripetiamo ancora una volta: il Governo regionale ha annunciato un disegno di legge su tale argomento. Noi non ci crediamo. Soprattutto per i Comuni. A che titolo, infatti, la Regione manda in prepensionamento 23-24 mila dipendenti comunali se, poi, a pagare le pensioni a questi nuovi 23-24 mila pensionati non sarà la Regione, ma l’Inps?

Il Governo regionale ha già raggiunto l’accordo con l’Istituto nazionale di previdenza sociale? Se è così, ne siamo felici.

Altra domanda: con quali soldi la Regione dovrebbe pagare i nuovi pre-pensionati della stessa amministrazione regionale?

Detto questo, i nostri lettori debbono prendere atto – contrariamente a quello che qualcuno ha scritto – che nella nostra Sicilia la questione dei pre-pensionamenti nella pubblica amministrazione non è chiusa.

A tenerla  aperta non siamo noi artificiosamente, ma il Governo della Regione con le sue proposte.   


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]