Fondi europei, la passerella del ministro Trigilia a Palermo

IL GOVERNO NAZIONALE CI FA SAPERE CHE TUTTO E’ A POSTO. NEL SENSO CHE NON SAPREMO MAI CHE FINE HANNO FATTO I 4 MILIARDI E PASSA DI FSE E PSR DESTINATI ALLA SICILIA. LE NOTIZIE, NEL NOME DELLA ‘TRASPARENZA’ E DELLA ‘LEGALITA’ RESTANO PREROGATIVA DI POLITICI E BUROCRATI. L’INFORMAZIONE PRIMA DI TUTTO…

Ormai si parla di economia senza fornire numeri. Solo parole, parole, parole. E’ il caso del ministro per la Coesione Territoriale, Carlo Trigilia, ieri a Palermo, in del XXVII Osservatorio congiunturale curato dalla Fondazione Curella nell’ambito delle “Giornate dell’economia del Mezzogiorno”.

Incontrando i giornalisti a margine dell’annuale ‘Convegnessa’ curelliana sull’economia siciliana che non c’è più, il ministro ha detto che la Sicilia non si deve preoccupare per i fondi europei.

In realtà, il ministro per la Coesione territoriale (che in Italia non c’è e non ci sarà: potrebbe sopravvivere l’Italia senza ‘questione meridionale’?), Carlo Trigilia non sa che, se c’è una cosa di cui la politica siciliana non si è mai preoccupata, ebbene, questa è la spesa dei fondi europei.

Tant’è vero che nessuno, ad oggi, sa come sono state spese le risorse del Fondo sociale europeo (Fse) 2007-2013 destinate alla Sicilia. E nessuno sa come sono state spese le risorse del Piano di sviluppo rurale (Psr) destinate alla stessa Sicilia. Si sa che c’erano 2,1 miliardi di Fse e, pressappoco, altrettanti per il Psr.

Di questi 4 miliardi di euro e passa – a parte alcuni interventi in agricoltura finora ‘invisibili’, perché nessuno ha comunicato nulla e i 450 milioni di euro del ‘Piano Giovani’ per ciò che riguarda l’Fse – come detto, si sa poco o nulla. Non si sa nemmeno se c’è stato il cofinanziamento da parte dello Stato. Tutto è avvolto dal mistero, nel nome della ‘legalità’ e della ‘trasparenza’…

Insomma, che fine hanno fatto ‘sti soldi? Come detto, nessuno lo sa. Nemmeno il ministro Trigilia. In questi casi, si sa, quello che conta non è il ‘contenuto’, ma il ‘contenitore’…

In compenso nostro ministro – altro ‘meridionalista’ prestato alla politica come il nostro assessore all’Economia, Luca Bianchi – ha detto che non ci sarà il definanziamento per il Fondo europeo regionale di sviluppo (Fers).

Si tratta dei miliardi che la politica siciliana non ha potuto spendere in clientele e che, ovviamente, si è guardata bene dall’utilizzare in ‘inutili’ infrastrutture.

Dove andranno i soldi dell’Fesr che la Sicilia non ha speso? Questo il ministro non l’ha detto. Ma noi un’idea ce l’abbiamo: sicuramente non in Sicilia. Magari in qualche Piano nazionale da ripogrammare…

Ma questo, ovviamente, il ministro non l’ha detto.


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