Rimane incerto il futuro dei circa 2 mila e 900 ex Pip di Palermo, i primi precari licenziati dalla Regione

Per ora godono di un’indennità mensile Inps di 500-600 euro al mese

Resta incerto il futuro dei circa 2 mila e 900 ex Pip di Palermo. Si tratta, di fatto, dei primi lavoratori precari licenziati dalla giunta regionale di Rosario Crocetta.

Dopo anni di precariato ‘fisso’, nel 2010, lavoravano presso gli uffici della Regione. Questo attraverso un contratto tra la società Trinacria onlus e la stessa amministrazione regionale. Contratto scaduto, appunto, dopo tre anni. E non rinnovato dall’attuale Governo.

Prima, ognuno di loro, portava a casa 800 euro al mese più i contributi. Ora, per un anno, l’Inps gli corrisponderà un’indennità di 500-600 euro al mese. Con l’impegno di prendere servizio con la pubblica amministrazione ed arrivare a mille e 200-mille e 300 euro al mese.

Si dice che questi contratti con la pubblica amministrazione sarebbero già dovuti scattare per 400 di loro. Ma non sarebbero stati resi operativi per non creare disparità. In pratica, dovrebbero iniziare a lavorare tutti insieme nei prossimi mesi.

Sarà così? A noi risulta che nel Bilancio regionale 2014 non solo non ci sono i soldi per pagare gli ex Pip, ma non ci sono i soldi per pagare intere categorie sociali: forestali, precari degli enti locali, precari dell’Esa, precari dei Consorzi di bonifica, precari degli Ato rifiuti e via continuando con quasi tutti i settori dell’amministrazione regionale. Un’ecatombe.

In fondo, mancano appena 4 mesi. E il Bilancio regionale, quest’anno, dovrebbe essere approvato entro il 31 dicembre (sulla carta è così).

 


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