I docenti dell’Istituto provinciale di Cultura e Lingue ‘Ninni Cassarà’: “Presidente Crocetta, l’atto di indirizzo o giù la maschera!”

dai docenti Istituto Provinciale di Cultura e Lingue “Ninni Cassarà”
riceviamo e volentieri èubblichiamo

 

Caro Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta,

i docenti precari dell’Istituto Provinciale di Cultura e Lingue “Ninni Cassarà” sono vittime di un vero e proprio complotto tramato alle loro spalle dal Governo regionale con la complicità della Provincia di Palermo?

La vicenda è sempre la stessa: la corsa contro il tempo per bloccare una quanto mai frettolosa e inopportuna statalizzazione dell’Istituto che, non prevedendo norme transitorie a tutela dei lavoratori, getterebbe in mezzo a una strada circa cento docenti precari. L’infinito balletto di responsabilità fra Regione e Provincia era già stato denunciato in una precedente lettera aperta nella quale Le veniva posta la seguente questione: “È possibile che Provincia e Regione non comunichino di fronte allo stanziamento di milioni e milioni di euro, con il risultato di lasciare in balia del caso il destino di un centinaio di lavoratori?”.

Qualche giorno dopo la pubblicazione della suddetta lettera, i docenti precari vengono rassicurati da diversi proclami sulla stampa in cui si legge la promessa che l’Ars, in data 12.08.2013, avrebbe stanziato ulteriori 5 milioni di euro, questa volta a destinazione esplicitamente vincolata, al fine di garantire l’avvio dell’anno scolastico e il diritto al lavoro. Piena estate, caldo infernale, gelato e drinks freddi, i precari con ottimismo ed entusiasmo si riuniscono, nel suddetto giorno dei lavori d’aula, davanti alla TV per seguire la diretta di una seduta che avrebbe finalmente dovuto porre fine al loro lungo calvario.

In effetti, i fondi vengono realmente stanziati e contestualmente viene approvato un importantissimo ordine del giorno (presentato dal presidente del gruppo PD all’Ars Baldo Gucciardi e dai parlamentari Antonella Milazzo, Mariella Maggio e Marika Cirone) che impegna il Governo della Regione “a dare indicazione ai Commissari incaricati dello scioglimento delle Province regionali della Sicilia a operare fino al 31.12.2013 con i fondi resi disponibili dall’approvazione dell’art. 3 del ddl n. 529-521-525-73-393-448/A a tutela del diritto allo studio e al diritto al lavoro di studenti e insegnanti delle scuole e dei licei provinciali, consentendo l’avvio dell’anno scolastico 2013-2014 e l’apertura delle iscrizioni;

a bloccare il percorso di statizzazione, ove avviato, in quanto non garantisce né i docenti né la continuità didattica;

alla salvaguardia della specificità dei corsi dei corallai e degli ottici presso l’Istituto Professionale Provinciale di Trapani attraverso un intervento normativo che permetta l’aggancio con l’OIF.”

Si va in pizzeria, si brinda, si urla: “Visto, io ve l’avevo detto che Crocetta non avrebbe mai fatto macelleria sociale, uomini di poca fede”.

“Sì sì, finalmente la Sicilia ha il presidente che si merita una terra bella come la nostra”.

“In pratica, mentre noi siamo qui, il Governo regionale, di certo, in questo momento sta preparando l’atto di indirizzo al commissario Tucci perché siamo a Ferragosto e vorranno andarsene in vacanza con la coscienza a posto, ovvero con l’atto prodotto”.

“Che bello, domani il commissario tirerà finalmente un sospiro di sollievo non appena la nostra portavoce insieme alla Rsu Cgil gli comunicheranno che potrà disporre di ulteriori milioni di euro per i nostri contratti e che il Governo regionale gli ha già inviato un ‘indicazione scritta che lo rassicura in tal senso”.

Da questo momento in poi cominciano a verificarsi, ancora una volta, cose strane, il mistero si infittisce: l’indomani, martedì 13.08 il Commissario continua a mostrarsi ignaro di tutto ma si impegna a parlare della questione con il Direttore generale, il dott. Currao, dichiarandosi disponibile a fare un passo indietro, una volta accertatosi personalmente che i provvedimenti approvati dall’Ars possano essere sufficienti a bloccare l’iter della statalizzazione. Mah? Ma come? Eppure l’ordine del giorno che egli stesso legge con i suoi occhi è chiaro e univoco, non lascia spazio a interpretazioni. Boh!

È il 13 Agosto e, giustamente, il Commissario fa notare che potrà parlare con il dott. Currao solo il lunedì successivo, il 19.08. Problema: dal 19 Agosto in poi, in qualsiasi momento, il MIUR potrebbe mandare tutte la documentazione sufficiente a concludere la statalizzazione in pochissime ore. “No, no, non è possibile” – si ripetono i docenti, al telefono, per sms, via chat- noi con i nostri appelli, i nostri sit in e le nostre proteste abbiamo spiegato fino allo sfinimento che i tempi sono ormai strettissimi; il governo ha dimostrato di averlo capito e Crocetta entro il 19 avrà sicuramente fatto pervenire l’atto di indirizzo al commissario”.

Lunedì 19.08, alle ore 11.00, la portavoce dei precari e tre esponenti della FP CGIL si presentano a Palazzo Comitini per conoscere l’esito dell’incontro fra il commissario e il direttore generale. Sorpresa: il Commissario non c’è, torna giovedì. Il direttore Dott. Currao, accetta, gentilmente, di ricevere i quattro ai quali continua a ribadire la necessità di un atto di indirizzo formale da parte del Presidente Crocetta, conditio sine qua non perché la Provincia possa bloccare la statalizzazione garantendo l’avvio dell’anno scolastico con i fondi trasferiti dalla regione.

Si ripiomba nella disperazione: il governo è andato in vacanza senza aver prodotto nessun documento, àncora di salvezza per gli stessi precari per i quali sembrava essersi speso tanto durante la seduta Ars del 12 Agosto. Nessuno si arrende, nessuno mette in discussione la serietà del Governatore, si continua a essere fiduciosi finchè arriva l’ennesima fantomatica rassicurazione: in data 21.08 la giunta produrrà l’atto di indirizzo, ormai prezioso più della pietra filosofale, verde e azzurra!

Ieri, ore 21.30 circa, arriva la notizia che la Giunta non ha scritto un bel niente a difesa e salvaguardia del diritto al lavoro dei precari dell’Ipcl. Intanto circola la voce secondo la quale nelle ultime ore la statalizzazione sarebbe stata portata a termine. Panico! Che sia stata solo una lunga partita di ping pong fra Provincia e Regione, tipo “pasta con le sarde”, ovvero nella quale l’esito era già stato concordato prima dell’inizio?

“Chi far perdere?” “Semplice, i lavoratori precari”. Una macelleria sociale camuffata, travestita da derby sportivo, in cui il paladino dell’antimafia pensa di uscirsene pulito pulito, nelle vesti di chi avrebbe fatto di tutto per salvare questi lavoratori, ma si sarebbe lasciato fuggire i tempi perché non credeva che la statalizzazione si sarebbe conclusa così velocemente? No, caro Presidente, vogliamo credere di vivere dentro ad un incubo e continuiamo a sperare nella seconda parte della Giunta prevista per oggi pomeriggio.

Per questo motivo siamo fiduciosi che i sospetti sopra citati si riveleranno solo un clamoroso nostro abbaglio derivato dal forte stress psico-fisico al quale siamo stati sottoposti negli ultimi quattro mesi e che oggi farà ciò che si è impegnato a fare con l’approvazione dell’ordine del giorno di cui sopra. Se non dovesse essere così (ipotesi per assurdo, periodo ipotetico del terzo tipo, quello dell’irrealtà), La preghiamo, non prendeteci più in giro, gettate la maschera.

 

I docenti precari dell’IPCL

 


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