Mare inquinato anche a Siculiana. Come a San Leone, depuratori assenti. Funzioneranno quando Empedocle troverà il quinto elemento…

In certe spiagge dell’Agrigentino si soffre l’inquinamento. Meno male che c’è Menfi

“Cade un mito”, scrive ‘Grandangolo’, il quotidiano on line agrigentino diretto dal bravo Franco Castaldo, a proposito del mare di Siculiana inquinato. Sì, ha proprio ragione: cade un mito, perché quel mare mai e poi mai avrebbe dovuto essere inquinato. Mai.

Per gli agrigentini e, in generale, per chi frequenta le spiagge che da Realmonte corrono verso Eraclea Minoa, passando per Siculiana e Torre Salsa, mai e poi mai vorrebbe vedere questo tratto di mare inquinato. (a sinistra, foto tratta da grandangolo)

Invece è inquinato, come documenta ‘Grandangolo’ che pubblica alcune foto di “Mareamico” (una la pubblichiamo pure noi: in prima pagina e sotto, a sinistra). Foto-shock che illustrano le fogne che si riversano nel mare. E i deputatori? “Non funzionano da tempo”, leggiamo sempre sul giornale di Castaldo. Problemi anche per le condotte sotto la sabbia. Risultato: inquinamento. Con il relativo divieto di balneazione. Proprio come a San Leone, la spiaggia di Agrigento. Anche lì: solita musica: depuratore ‘ a mare’. Solo che ad Agrigento, anzi a San Leone, del depuratore di Villaggio Peruzzo esiste solo l’idea, perché l’opera non è mai stata completata.

‘Girgenti acque’, la mitica società che ad Agrigento e provincia si occupa di acqua, ha comunicato che si tratta solo di una “situazione temporanea”. Sì, mare di Siculiana inquinato “temporaneamente” a Ferragosto. Secondo voi perché Luigi Pirandello è nato qui, per niente? Un motivo c’era e c’è…

Ecco l’Agrigentino nell’anno di grazia 2013. In mare di San Leone inquinato con i cartelli che indicano il divieto di balneazione. Cartelli che vanno e vengono. Se il Sindaco della Città dei Templi, Marco Zambuto, si è ormai arreso al ‘depuratore di Kafka’, pardon, al depuratore mancato di Villaggio Peruzzo, e quindi, alla fine, ha fatto piazzare, almeno in alcuni punti, i cartelli con il divieto di balneazione, gli operatori turistici ribattono che così si ammazza la stagione. Morale: meglio levarli e lasciare tutto alla fantasia dei bagnanti. Della serie: la merda c’è, ma non si vede. Come nel gioco, in questo caso in versione marina, delle tre carte.

Il ‘contagio’ si è diffuso a ovest di Agrigento, verso Siculiana. Dove, per ‘solidarietà’ con il ‘collega’ depuratore di Villaggio Peruzzo, fermo in attesa che Empedocle trovi il ‘quinto elemento’, anche i depuratori di Siculiana, come già ricordato, si sono fermati. Della serie: merda lì e merda qui: tutta una cosa siamo!

Così l’inquinamento, stando a quello che leggiamo su ‘Grandangolo’, in questo Ferragosto un po’ strano, lambisce pure la spiaggia di ‘Giallonardo’, forse una delle più belle dell’Agrigentino. Insieme, ovviamente, alla spiaggia di Eraclea Minoa, purtroppo sempre più ‘rosicchiata’ dal mare. (a destra, foto tratta da agrigento24.it)

Dopo Siciliana, proseguendo verso occidente, cioè verso Sciacca, c’è la Riserva naturale di Torre Salsa. Lì l’inquinamento non dovrebbe arrivare. Da quelle parti soffia quasi sempre il vento di ponente. Insomma, i liquami di Siculiana, al limite, dovrebbero ‘arricchire’ Realmonte, Porto Empedocle e il già ‘ricco’ mare di San Leone.

Arriverà il giorno in cui ad Agrigento e provincia funzioneranno i depuratori?

Per ora, nell’Agrigentino, l’unica certezza è Menfi. Dove il mare è pulito. Forse perché lì i Sindaci fanno i Sindaci? Chissà.

 

 


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