In ricordo del grande Antonio Canepa

da Giuseppe Scianò e Corrado Mirto
rispettivamente, segretario politico e presidente del Fronte nazionale siciliano
riceviamo e volentieri pubblichiamo

In occasione della ricorrenza del 68° anniversario dell’Eccidio, ‘u Frunti Nazziunali Siciliani “Sicilia Indipinnenti” ha organizzato una manifestazione commemorativa che, come ogni anno, si svolgerà presso ‘U CIPPU dedicato ai Caduti dell’EVIS (Esercito Volontario per l’Indipendenza della Sicilia), alle porte di RANDAZZO, in contrada MURAZZU RUTTU.

Sarà, questa, un’occasione per commemorare ANTONIO CANEPA (nella foto a sinistra), docente dell’Università di Catania, il quale – con il nome di battaglia di MARIO TURRI – era stato ed era, al momento della morte, il primo Comandante dell’EVIS (Esercito Volontario per l’Indipendenza della Sicilia);

CARMELO ROSANO, Vice Comandante dell’EVIS e laureando in Scienze Economiche;

GIUSEPPE LO GIUDICE, giovanissimo volontario e studente ginnasiale.

Saranno ricordati, altresì, i giovani (morti in momenti e luoghi diversi ma nell’identico drammatico contesto storico e politico): FRANCESCO ILARDI, RAFFAELE DI LIBERTO e PASQUALE MACAIONE.

Con la stessa manifestazione, l’FNS “SICILIA INDIPENDENTE” vuole rendere doveroso omaggio alla memoria di tutti i Siciliani, famosi o sconosciuti, che hanno dedicato, e spesso sacrificato, la loro vita alla CAUSA SICILIANA. E alla difesa dei diritti fondamentali e degli interessi generali del Popolo Siciliano, della Nazione Sicilia

Nel nome dei nostri MARTIRI, in questa circostanza, rinnoviamo l’impegno di lottare – nella legalità, democraticamente e con metodi non violenti, ma con coerenza e determinazione – per riaffermare, senza alcun compromesso, e senza tregua, i DIRITTI (oggi negati) del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana, all’INDIPENDENZA; al lavoro; alla PACE; al futuro; alla libertà; al progresso; alla felicità; alla promozione della “propria” economia e alla valorizzazione delle “proprie” risorse; alla crescita democratica; alla tutela della “propria” identità culturale e della “propria” Lingua; alla verità; al recupero della Memoria Storica; alla giustizia sociale; allo sviluppo; al riscatto morale e politico.

Lotteremo per conseguire l’obiettivo di una Società liberata, innanzitutto, dalla Mafia, nonchè dagli speculatori, dai corrotti e dai corruttori, dal clientelismo, dalle lottizzazioni e dall’ASCARISMO POLITICO e CULTURALE.

Rivendichiamo, – ancora una volta, – il diritto del Popolo Siciliano a riabbracciare tutti i Popoli del Mondo, per collaborare tutti assieme alla costruzione di un grande, comune, progetto di pace e di progresso.

Il tutto, nel solco degli IDEALI, dei valori e dell’entusiasmo dei nostri Martiri. E senza mai dimenticare che, – dagli altri Popoli, – ci ha allontanato (anzi: ci ha “separato”) la condizione coloniale nella quale la Sicilia è stata ridotta nel 1860. E che, dal 1860, continua a sussistere sostanzialmente anche ai nostri giorni.

Contro la insidiosa politica del DIVIDE ET IMPERA, rivendichiamo il diritto di batterci per l’INTEGRITA’ e la INDIVISIBILITA’ del TERRITORIO SICILIANO, contrastando, compatti, tutte le “grandi manovre” messe in moto dall’ANTISICILIA.

Così come rivendichiamo il diritto sacrosanto del Popolo Siciliano di dire “NO” al PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA, che, peraltro, mira
anche a dare una parvenza di legittimità alla sciagurata ipotesi di SMEMBRAMENTO della Sicilia.

Insomma: la ricorrenza del 68° anniversario dell’ECCIDIO ci richiama, quest’anno come non mai, a compiere il nostro dovere di Siciliani e di Indipendentisti con maggiore impegno di quanto non sia stato fatto nel passato. Ed a costo di qualsiasi sacrificio.

Saranno al nostro fianco i Caduti ed i Martiri della Causa Siciliana e lo spirito indistruttibile del Popolo Siciliano.

Precisiamo che nel concetto di Popolo Siciliano intendiamo comprendere, come sempre e per sempre, i nostri fratelli della DIASPORA Siciliana nel Mondo.

A N T U D U

Randazzo 17 giugno 1945: una strage “premeditata”


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