Ars, sulla finanziaria nuovo rinvio

Niente manovra economica all’Ars. Non uno stralcio di finanziaria è ancora arrivato negli uffici delle Commissioni legislative del Parlamento siciliano. Tutto bloccato. Attività parlamentare sospesa perché il Governo regionale non ha ancora deciso cosa presentare a Sala d’Ercole. L’unico dato certo è che si naviga nel buio.

Siamo fermi, insomma, alla nota di variazioni arrivata ieri. Ricordiamo, ancora una volta, che si tratta di un documento che, se non raffrontato con la finanziaria, è fine a se stesso. In pratica, non serve a niente.

Appare fin troppo chiara la faciloneria dell’assessore regionale all’Economia, Luca Bianchi, costretto a dichiarare col sorriso che tutto sarebbe a posto. Un vano tentativo di nascondere, invece, una verità: non ci sono soldi e quelli che potrebbero aggiustare i conti, e cioè gli 800 milioni di euro che il Governo Monti sta scippando alla Sicilia e i 4 miliardi di euro bloccati dal Patto di stabilità (o di “stupidità”, come l’ha opportunamente definito il parlamentare nazionale, del Pd, Davide Faraone) sono chimere.

Qual è l’effetto di questo blocco? La finanziaria avrebbe dovuto essere depositata in Assemblea regionale siciliana (Ars) già otto giorni fa per essere sottoposta al vaglio delle Commissioni legislative di merito. Permangono, invece, le difficoltà del Governo nel mettere giù un bilancio con circa 2,8 miliardi di ‘buco’ (un miliardo a valere sullo scorso anno, un altro miliardo di euro di ammanco per quest’anno e la follia del Fiscal Compact, ovvero lo scippo di 800 milioni di euro alla Sicilia disposto dal Governo Monti).

Risultato: una Regione a pane e acqua. Non ci sono soldi, per esempio, per settori delicati – vere “polveriere sociali” – come precari degli enti locali, forestali, Comuni e lavoratori della formazione professionale.

Il Governo, almeno dì fino ad ora, garantirebbe solamente sanità, stipendi, pensioni e spese obbligatorie (rate di mutuo, Fondi di riserva e quant’altro). In soldoni, almeno fino ad ora, sarebbero garantite sole le risorse finanziarie per il funzionamento della ‘macchina’ regionale. Non a caso questa è stata messa nella nota di variazioni. Mentre i settori a rischio, al di là delle chiacchiere dell’assessore Bianchi – forestali, Comuni, precari degli enti locali e via continuando – rientrerebbero nella finanziaria: proprio nel documento che il Governo nin ha ancora presentato perché i conti, con lo scippo di Roma avallato incredibilmente dall’assessore Bianchi, non tornano.

Si naviga praticamente nel buio, dicevamo, con il paventato rischio di disordini sociali. Su questa situazione raccogliamo la dichiarazione di Salvino Caputo, vice presidente della Commissione Attività produttive all’Ars. “Che devo dire? Siamo a mare. Abbiamo rinviato le Commissioni legislative. Registriamo paralisi e caos. Altro che finanziaria. Il Governo regionale dimostra l’incapacità una finanziaria e un bilancio che rispondano alle esigenze di sviluppo e crescita della Sicilia”.

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