Lobby all’attacco/ In vendita il rigassificatore della Valle dei Templi?

La decisione di Corrado Passera, il ministro ‘banchiere’  del Governo Monti, di accelerare sul fronte dei rigassificatori, sta scatenando un vero e proprio putiferio dal Nord al Sud dell’Italia, per una volta uniti davvero. 

A Zaule, in provincia di Trieste, l’opposizione della cittadinanza è ferma. I giornali locali denunciano forti tensioni tra gli uffici del dicastero allo Sviluppo economico italiano e le istituzioni della Slovenia. Paese che si sente in diritto di dire la sua su un progetto che, data la vicinanza geografica, potrebbe avere ripercussioni pesanti anche sul proprio territorio.

A Falconara, nelle Marche, il “no” al rigassificatore è altrettanto deciso. Le associazioni di cittadini denunciano l’omertà di quelle istituzioni locali che tacciono sui rischi di un impianto che, non a caso, è stato inserito dall’UE nella cosiddetta ‘direttiva di Seveso’ che classifica gli impianti industriali ad elevato rischio di incidenti.

Lo stesso avviene a Gioia Tauro, in Calabria, dove si susseguono le manifestazioni contro il via libera al progetto. Proteste accomunate da un leit-motive: i rigassificatori sono utili solo alle lobby economiche. Nessun vantaggio per i territori, solo rischi. Per l’ambiente e per la sicurezza dei cittadini. Gli incidenti, in questi impianti che prevedono enormi serbatoi di gas, avrebbero conseguenze devastanti. E la popolazione non è mai stata informata adeguatamente.

E in Sicilia? Che sta succedendo a Porto Empedocle, provincia di Agrigento, dove l’Enel ha in progetto il rigassificatore più grande d’Europa? Sappiamo che anche qui la protesta è stata determinata. Le associazioni culturali sono state in prima linea nel dire “no” all’impianto che è ubicato a pochi chilometri dai confini del Parco archeologico della Valle dei Templi, tra le aree archeologiche più belle del globo, inserita nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. Non ci sono casi simili sulla Terra. Nessun Paese civile piazzerebbe una roba simile a due passi da un sito di tale pregio.

Eppure, l’unica voce che si è levata in difesa dei Templi agrigentini, dai vertici del Governo regionale, è stata quella di un uomo prestato alla politica: la voce di Franco Battiato, da qualche mese assessore al Turismo della Regione siciliana. Che, senza se e senza ma, ha condannato la scelta del sito come un attentato al patrimonio culturale siciliano.

I politicanti, invece, ovvero tutti gli ‘ascari’ del Parlamento siciliano, hanno avuto il vile coraggio di bocciare la mozione del Movimento 5 Stelle che, all’Ars, chiedeva di revocare le autorizzazioni. Insomma: in tutta l’Italia dicono “no” ai riassificatori. Solo gli ‘ascari’ di Sala d’Ercole – che nella stessa Sala d’Ercole sono sempre in maggioranza – dicono “sì” a questa follia a un chilometro dalla Valle dei Templi di Agrigento.

Nonostante la complicità (gratuita?) dei figli di Sala d’Ercole, sempre pronti a svendere la Sicilia al peggiore offerente, l’Enel però non sta andando avanti con i lavori. Come mai? Le ruspe sono  ferme. Che succede?

Abbiamo chiesto ‘lumi’ ad un analista finanziario,  molto attento alle società quotate in Borsa, che ci dice: “Probabile che l’Enel non abbia i soldi per andare avanti con i lavori. Anzi, non è escluso che pensi di vendere il rigassificatore di Porto Empedocle”. Ovvero, di vendere i progetto che qualche anno fa ha acquistato da una società lombarda piombate per l’occasione in Sicilia.

Da cosa lo deduce? Enel, che naviga in cattive acque  (tanto da prospettare la Cassa integrazione per migliaia di dipendenti)  ha di recente approvato l‘aggiornamento del piano industriale 2013-2017 che prevede, nell’ottica di fare cassa,  dismissioni da concludersi nel 2014.

Fulvio Conti, l’a.d. del gruppo,  non ha voluto indicare né agli analisti, né ai giornalisti gli asset in vendita e per i quali ha annunciato ci sono acquirenti. Ma è probabile che tra questi ci sia il rigassificatore della Valle dei Templi ‘sponsorizzato’ dagli ‘ascari’ di Sala d’Ercole.

Ma chi potrebbe essere interessato all’acquisto? Difficile a dirsi. Le bocche all’Enel sono cucite col fil di ferro.  Di certo, ci suggerisce l’analista che abbiamo contattato, qualcuno che ha già il know how.

Potrebbe essere la spagnola Gas Natural che con la Sicilia, avendo rilevato la controversa Gas s.p.a, ha dei legami forti (come vi abbiamo raccontato qui). In teoria la società mira a quello di Zaule, ma non si sa mai. Dovesse fallire l’obiettivo in provincia di Trieste, potrebbe tornare alla ‘sua’ Sicilia.

Potrebbe anche essere la Cir di De Benedetti (editore de la Repubblica) che sta sponsorizzando quello di Gioia Tauro.

Oppure gli inglesi della British Gas, cacciati via dalla Puglia di Niki Vendola.

I potenziali acquirenti, anche extra comunitari,  non mancano. Anche perché – lo ribadiamo – la Sicilia è l’unica regione italiana con una classe politica sempre disponibile a ‘svendere’ il proprio territorio.

Resta il fatto che i piani del ministro Passera e delle lobby industriali non sembrano contemplare la salvaguardia dei Beni culturali siciliani. Né, tanto meno, la salvaguardia degli interessi dell’Isola.

Rigassificatore della Valle dei Templi, Battiato: “Un’offesa al patrimonio culturale”
L’ascarismo, dal rigassificatore ai ‘maneggi’ in agricoltura
Rigassificatore della Valle dei Templi: Fai che fai? L’appello al nuovo presidente
Ascari e dintorni/Addio al rigassificatore di Melilli,ora si fermi quello della Valle dei templi
Stop al rigassificatore della Valle dei Templi?
I sepolcri imbiancati del Fai e dell’Unesco

Mi sono dimesso dal Fai per la triste storia del rigassifficatore della Valle dei Templi

L’aperitivo/ Le rondini del Fai voleranno anche sul rigassificatore della Valle dei Templi?
Trivelle, Terna, rigassificatore e Muos: in Sicilia ‘finì a schifiu’
Il ‘Tesoro’ a tutto ‘gas’ di Vito Ciancimino


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]