Castelvetrano, intimidazione mafiosa ad un giovane imprenditore

“Un gesto vile da condannare due volte: in primo luogo perché colpisce un giovane imprenditore della nostra comunità e, in secondo luogo, perché è rivolto nei confronti  di chi in prima linea ed esponendosi ha condannato la mafia e i boss latitanti, a partire da Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto l’ex sindaco di Castelvetrano Gianni Pompeo (nella foto), esprimendo la propria solidarietà al giovane imprenditore Vincenzo Italia di Castelvetrano, al quale sono stati tagliati 600 alberi di melograno. I danni ammonterebbero a circa 60.000 euro non coperti da assicurazione. Si disperano anche le famiglie e gli operai che lavoravano nell’azienda del Melograno anche per il mancato raccolto

“L’impegno deve essere la condivisione corale concreta dei percorsi sulla legalità – ha detto ancora Pompeo (che, in una intercettazione finita agli atti del processo alla mafia del Belice, è stato definito da castelvetranesi oggi detenuti, “un morto che cammina”)– È un atto intimidatorio che preoccupa – ha detto Pompeo – perché nel territorio di Castelvetrano la forte e pericolosa presenza mafiosa con arroganza continua a intimidire i soggetti sociali e privati che in questi anni hanno condotto una battaglia per la legalità».

Vincenzo Italia, sino a qualche anno addietro liceale, è stato uno dei fondatori di “I love legalità”, il movimento nato proprio durante la sindacatura di Pompeo, che ha condiviso in pieno il percorso dei giovani. «Alle autorità competenti chiediamo che in tempi brevi possano dare le giuste risposte e al giovane Vincenzo Italia l’invito a continuare nel suo percorso di legalità e denuncia che ha contraddistinto in questi anni il movimento “I love legalità”».

Anche il mondo antiracket esprime la sua solidarietà: “La risposta dell’intero mondo antiracket – si legge in una nota congiunta di LiberoFuturo, Addiopizzo, la Fai, Libera, ProfessionistiLiberi  – sara’ ferma e concreta. Proseguiremo, infatti, la nostra azione di ribellione all’arroganza mafiosa con l’attivita’ di educazione alla denuncia collettiva. Presto costituiremo alcune associazioni antiracket e lanceremo il Consumo critico Addiopizzo anche nella provincia di Trapani, il giorno 27 saremo a Castelvetrano”.

“Ringrazio tutti di cuore per la solidarietà che mi state dimostrando – dice Italia – .Però non possiamo fermarci ai commenti bisogna tramutare le parole in fatti. Il vile gesto che mi è stato fatto è un forte attacco alle giovani generazioni a noi giovani che rappresentiamo il futuro il cambiamento dimostriamo loro che non abbiamo alcuna intenzione di piegarci. Io da solo ben poco posso fare ma insieme a tutti voi sicuramente possiamo cambiare la nostra città per trasformar la in qualcosa di meraviglioso. Sappiate che io non mi arrenderò né  tantomeno farò un passo indietro”.

 


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