Il bluff Siremar, Lampedusa insorge anche su FB

A quanto pare, Lampedusa e la ex Siremar, ora  ‘Compagnia delle Isole spa’ non hanno appianato le loro divergenze, tant’è che la protesta è di nuovo esplosa. Il primo passo verso una nuova ‘dichiarazione di guerra’ è stato fatto su Facebook. Sul social network, infatti, molti lampedusani hanno appreso una notizia lanciata dalla compagnia marittima sulla propria pagina e, in poco più di un’ora, sullo stesso social è apparsa la pagina “Noi la Paolo Veronese non la vogliamo!” Il profilo, a cui hanno subito aderito in molti, è stato creato da un consigliere comunale di Lampedusa, Andrea Pavia. Cosa è successo?

In sintesi, dopo il tavolo tecnico tenutosi a Palermo in seguito alla protesta organizzata a Lampedusa per manifestare contro i disservizi della ex Siremar, la compagnia aveva promesso all’isola un potenziamento. Lunedì 1 Marzo, alla presenza dell’armatore ed ex Senatore Lauro, il comune di Lampedusa e Linosa aveva incassato un piano di servizio che prevedeva la sostituzione della nave “Paolo Veronese” con la più grande “Laurana” e l’implementazione del trasporto merci con una nave Ro-Ro (dall’inglese Roll-on/roll-off). Ad oggi le Pelagie non hanno ancora visto la Laurana, appena restituita dal cantiere navale, né la Ro-ro perché a rallentare la sostituzione ci si è messo di mezzo anche il meteo.

Ieri pomeriggio la Compagnia delle Isole ha comunicato anche mediante la pagina Facebook, che il 24 Marzo, tra nove giorni, la Laurana riprenderà il suo solito servizio sulla tratta Milazzo-Eolie-Napoli e che Lampedusa e Linosa rivedranno la stessa Paolo Veronese che fu causa delle proteste e dello sciopero generale. Della Ro-ro, destinata quindi al solo trasporto merci, si sa solo che dovrebbe chiamarsi “Bilton” ma al momento non sono chiari il tonnellaggio della nave e la frequenza di copertura del servizio. La notizia del ritorno di una nave troppo vecchia e inadeguata alla traversata più lunga fra tutte le tratte di collegamento con le isole minori ha subito fatto saltare i nervi sull’isola.

Non è chiaro se a male intendere è stata Lampedusa o se la compagnia non si è spiegata bene ma la soluzione “Laurana” era da considerare temporanea sin dal primo momento. Sull’isola però si erano convinti di aver in qualche modo messo una pezza ai collegamenti via mare per la stagione turistica. Stagione che si presenta florida visto il primato che adesso Lampedusa vanta: la spiaggia dell’Isola dei Conigli è, secondo TripAdvisor, la più bella del mondo. Comprensibile quindi lo sconforto insulare anche se, dopo che a lamentarsi sono stati gli isolani delle Eolie, quelli a cui era stata affibbiata la Paolo Veronese, dalla Siremar pare fosse scappato un “una volta risolta l’emergenza delle Pelagie…” la Laurana tornerà. Insomma, sembra proprio la cara vecchia storia della coperta troppo corta.

Intanto, tra le lamentele delle isole minori siciliane, la “S.p.a. delle isole” decide di presentare un esposto all’autorità giudiziaria. Si legge in una nota della compagnia di cabotaggio marittimo: “Dal 1 Agosto assistiamo a una impunita precisa strategia continuativa tesa ad ostacolare il rilancio della nostra impresa.” In effetti, che si tratti o meno di un enorme complotto, le lamentele non sono mancate. Le Pelagie sono insorte con una massiccia protesta negando l’attracco della nave in porto aggiungendo poi anche uno sciopero generale. Passeggeri impauriti e arrabbiati bloccati a bordo della nave Palladio con un motore in fiamme.

Alle Egadi e a Pantelleria, così come sulle Pelagie, lamentano discontinuità sul servizio causata da motivi discutibiliIl bluf  come il malore improvviso di un marinaio che la compagnia non è riuscita prontamente a sostituire. Le Eolie lamentano anch’esse “precarietà dei trasporti” malgrado questo arcipelago, interessato dalla rotta che da Milazzo conduce a Napoli e viceversa, sembri essere quello su cui la Siremar sta investendo maggiori risorse. a voler procedere con l’esposto la Procura che lo accoglie dovrebbe ascoltare l’intera popolazione delle isole minori visto che, così sembra, a lamentarsi sono praticamente tutti.

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A quanto pare, lampedusa e la ex siremar, ora  'compagnia delle isole spa' non hanno appianato le loro divergenze, tant'è che la protesta è di nuovo esplosa. Il primo passo verso una nuova 'dichiarazione di guerra' è stato fatto su facebook. Sul social network, infatti, molti lampedusani hanno appreso una notizia lanciata dalla compagnia marittima sulla propria pagina e, in poco più di un’ora, sullo stesso social è apparsa la pagina “noi la paolo veronese non la vogliamo!” il profilo, a cui hanno subito aderito in molti, è stato creato da un consigliere comunale di lampedusa, andrea pavia. Cosa è successo?

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