La fiaccolata per le “Mamme No Muos”

“La strategia della tensione deve finire, vogliamo riavere indietro la nostra vita, vogliamo tornare alle nostre famiglie, ai nostri figli, accudire loro e sognare con loro del loro futuro, senza dover trepidare per la loro salute. Siamo stanchi di subire la presenza e l’arroganza di gente che con noi nulla ha a che fare … di divise americane che nulla hanno a che spartire con la ‘Difesa’ del nostro territorio!. Vogliamo che la nostra gente possa avere una vita degna di questo nome! Ma se qualcuno nelle alte sfere della politica nazionale e internazionale pensa di prenderci “per stanchezza”, si sbaglia di grosso: siamo e resteremo qui finché l’ultima di quelle 46 antenne non sarà sparita dal paesaggio di Niscemi e la Sughereta non tornerà al suo vecchi splendore!”.

Questa una delle voci raccolte ieri pomeriggio al presidio delle “Mamme No Muos”, presso la base Usa di Niscemi. Lo sfogo raccolto è quello di un’attivista del Movimento “No Muos” Sicilia che ieri ha organizzato una fiaccolata di solidarietà per ricordare le incomprensioni avvenute il 6 mattina scorso. Parole che rappresentano il pensiero di tutte le persone presenti all’evento.

Già, la manifestazione di ieri pomeriggio. Anzi, la fiaccolata. Tantissime le persone presenti. Tantissime le lucine accese portate da mamme, bambini, da semplici cittadini. Abbiamo visto fra le tantissime persone intervenute, volti noti dell’Indipendentismo siciliano, volti di giovani impegnati politicamente, ma che da mesi hanno dimenticato di avere una casa loro e vivono, di fatto, in pianta stabile, sotto le radiazioni di quelle antenne, sacrificando tantissimo della loro quotidianità e mettendo anche a rischio la loro salute.

Abbiamo visto volti di forze dell’ordine, sorridenti, “accompagnare” il corteo. E volti sconosciuti di persone arrivate da Messina, da Napoli e anche da Roma che hanno fatto un lungo viaggio per portare la solidarietà di altri Movimenti impegnati nella difesa della propria identità popolare. Erano rappresentanti di quell’Insorgenza Civile che a Napoli, in contemporanea con l’inizio della fiaccolata di Niscemi, ha indetto un presidio fuori il Consolato Statunitense in sostegno alla lotta dei “fratelli” siciliani.

Il corteo di lucine si è mosso alle prime luci dell’imbrunire e guidato da due sole bandiere (una siciliana ed una No Muos). Si è spostato al cancello d’ingresso della base americana dove donne e bambini hanno posato delicatamente in terra i loro ceri… Un lungo silenzio, durato oltre il minuto che era stato chiesto da una voce nel buio, è stato interrotto dal “crepitare” di fiaccolette che, come per magia, sono apparse nelle mani dei presenti.

E’ stato davvero bello vedere un bambino porgere la sua fiaccola ad un poliziotto e vedere il sorriso del poliziotto nel raccoglierla. Il tutto mentre la pioggia ha cominciato a cadere forte, improvvisa e pressante. Il lungo corteo si è spostato in piazza Vittorio Emanuele dove era prevista un’assemblea pubblica “saltata” per via della pioggia. La stessa però non ha impedito alle “mamme “No muos” di lasciar volare nel buio della sera una miriade di palloncini bianchi, testimoni della voglia di pulizia e di riscatto della gente di Niscemi.

 


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