Dopo il Muos e l’elettrodotto, anche le onde della Telecom

Dopo gli elettrodotti di Terna a Valle del Mela e il Muos a Niscemi, ci mancava anche un ripetitore per la telefonia mobile Telecom, nel centro messinese di Monforte! Una tempesta elettromagnetica per i circa 2 mila e 800 abitanti di questo Comune. Anche qui, come a Niscemi e nella Valle del Mela, la gente protesta.

La compagnia telefonica ha installato il ‘mostro’ precisamente in Contrada Vigna Corta, sopra un palo porta antenna di dodici metri. Ma i residenti non ci stanno. Così, ieri, gli amministratori locali si sono scontrati a muso duro con i tecnici della società per discutere della questione ambientale, proponendo un sito alternativo e più idoneo dove impiantare il ripetitore, lontano dalle abitazioni.

Insomma, è destino che, nel Messinese, l’elettromagnetismo deve farlo da padrone. “Non solo gli elettrodotti sulle nostre teste – tuonano i residenti – ora pure il ripetitore? Questo è omicidio. Non possiamo definirlo in altro modo. È chiaro che vogliano farci fuori”. (a sinistra, foto tratta da ilfriuli.it)

Durante il dibattito di ieri, i rappresentanti di Telecom hanno detto che, da parte loro, stanno rispettando tutti i limiti imposti dalla legge in materia di campi elettromagnetici. E sostengono, persino, di rispettare la salute dei cittadini (e meno male…).

“Abbiamo ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie – ha fatto sapere la compagnia telefonica -. Tra queste, anche quella dell’Arpa (Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente ndr) che effettuerà periodicamente dei controlli, nel rispetto della salute di tutti i cittadini”.

La cosa, se vera, è sconvolgente, perché un ripetitore, in un centro abitato non è certo un toccasana per la salute. E questo la dice lunga sulla superficialità con la quale, in Sicilia, le varie ‘autorità’ dicono “sì” alla realizzazione di Muos, elettrodotti e adesso anche ripetitori.

La preoccupazione degli abitanti di Monforte San Giorgio è grande. Tanto da dar vita al comitato cittadino ‘Respiriamo Monforte’, presieduto da Marilena Manganaro. E’ stata lei a contattare il Sindaco Nino Romanzo. Il quale ha chiesto a Telecom di sospendere i lavori.

Al Sindaco è stato affidato il compito di far monitorare le emissioni elettromagnetiche del ripetitore, la pericolosità e il rischio sullo stato di salute dei cittadini.

A fare cordone con il Comitato ‘Respiriamo Monforte’, tutte le associazioni ambientalistiche messinesi, quali l’Adasc, il comitato Cittadini Pacesi per la Vita, il comitato Passo Badia e l’associazione Tu.Dir.D.A.I. Onlus, strette attorno a questa iniziativa affinché i lavori vengano fermati al più presto.

 


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