Sicilia: donazione di organi in crescita

 La cultura della donazione degli organi sembra essersi diffusa notevolmente e vede proprio la Sicilia salire, per il secondo anno consecutivo, nella classifica delle regioni italiane che effettuano questa procedura medica.

I dati parlano chiaro: nell’Isola si registra un record mai raggiunto e oggi siamo la sesta regione d’Italia per donazione di organi dopo Lombardia, Toscana, Piemonte, Lazio ed Emilia Romagna.

Un cuore che continua a pulsare nel corpo di un’altra persona, è una nuova vita, è una seconda chance. Le remore del passato sono state superate da nuove predisposizioni all’altruismo e dal desiderio che qualcosa appartenuta a un nostro caro continui a vivere. (a sinistra, foto tratta da ultimora.net)

Forse la paura o la disinformazione non consentivano di aprirsi e affrontare il problema. Oggi l’evoluzione del costume fa accostare a nuove soluzioni che con l’ausilio dei progressi della scienza medica, hanno come scopo fondamentale quello di salvare una vita.

Nel 2012, su 189 decessi con accertamento neurologico si sono registrati 96 donatori di cui 76 quelli effettivamente utilizzati, con una percentuale che aumenta dal 10.3 registrata nel 2011( con 68 donazioni) al 15.1 del primo trimestre di quest’anno.

La media è di 18 donatori per un milione di abitanti, e si avvicina a quella nazionale che è di 21 donatori per milione di abitanti.

Numerose in questi anni le campagne d’informazione per scuotere l’opinione pubblica, ma mai fino ad oggi si era verificata un’apertura così consapevole da parte dei siciliani.

Questo risultato si è potuto raggiungere grazie a una migliore applicazione di modelli organizzativi volti alla sensibilizzazione sul tema della donazione di organi, a una migliore informazione e a un miglior sostegno ai familiari del donatore.

Fino a qualche anno fa le persone in attesa di trapianti rischiavano molto. I tempi erano interminabili e il numero di donatori insufficiente per smaltire le lunghe liste d’attesa. Oggi questi sembrano essere ormai solo dei brutti ricordi.

Si agisce sia a livello regionale che nazionale. Nasce la campagna di comunicazione “Un donatore moltiplica la vita” su iniziativa del Ministero della Salute, del Cnt e delle principali associazioni di volontari e di pazienti di settore, lanciata sul web, social network e piazze virtuali per fornire informazioni, approfondimenti e indicazioni pratiche in merito all’argomento.

Secondo il coordinatore del Centro regionale trapianti (Crt), Vito Saracino (foto a sinistra), si è arrivati a certi risultati grazie alla sinergia e alla collaborazione di centinaia di operatori degli ospedali siciliani, medici e infermieri, dal mondo delle associazioni di volontariato e dal Crt, ma in particolar modo alla generosità dei familiari dei donatori.

Un fattore determinante è stato anche il notevole miglioramento dell’organizzazione della rete delle rianimazioni.

Sparacino invita inoltre alla cautela perché la missione non è ancora terminata. Il prossimo step, dice, è “raggiungere e superare la media nazionale di donatori e innescare un meccanismo di crescita altrettanto virtuoso nel settore dei tessuti e in particolare, di cornee”.

Dati non incoraggianti invece sembrano provenire dalla Svizzera, dove si registra un tasso di donazione inferiore alla maggior parte dei Paesi europei: 12,8 donatori per milione di abitanti. Ciò corrisponde a un terzo del tasso della Spagna, che con 35,3 donatori per milione di abitanti è in testa alla classifica europea, e alla metà del tasso della Francia (24,8 per milione).

In Svizzera 1100 pazienti attendono una donazione e circa cento persone muoiono ogni anno a causa della mancanza di organi.


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