Mariella Cimò, il ‘giallo’ del cadavere scomparso

Per gli inquirenti è stato Salvatore Di Grazia. L’uomo, ex informatore scientifico, è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso la moglie, Mariella Cimò 72 anni, e di averne occultato il corpo.

La scomparsa della donna risalirebbe al 25 agosto del 2011, ma la denuncia ai Carabinieri, presentata dal marito sin dall’inizio come un allontanamento volontario, venne fatta ben 11 giorni dopo l’accaduto, esattamente il 5 settembre del 2011.

Una storia complessa. Un ‘caso’ che sta impegnando da oltre un anno gli inquirenti. Siamo a Catania, nella villa, proprietà della stessa Mariella, in cui la cura del giardino e le attenzioni per la casa arredata in stile barocco non sembrano mancare. E neppure le passioni: 20 cani e 40 gatti che la donna amava come figli e a cui dedicava tutto il suo tempo.

Per gli inquirenti, quel 25 agosto sarebbe scoppiato un forte litigio tra i coniugi, sfociato nel peggiore dei modi. La causa risalirebbe a un diverbio che i due avrebbero avuto in merito alla decisione della donna di chiudere l’autolavaggio, anch’esso di sua proprietà, in cui l’uomo, oltre ad esercitare la sua normale attività lavorativa, intratteneva incontri ‘galanti’ ed extraconiugali con donne molto più giovani. (a destra, foto tratta da bergamosera.com)

Tra queste, la governante ‘tuttofare’, iscritta anche lei nel registro degli indagati, per favoreggiamento. Giustificata dunque la gelosia della moglie, che dopo 40 anni di unione con Salvatore Di Grazia ha visto crollare il suo castello d’amore. Comprensibile dunque la sua presa di posizione di mettere il lucchetto all’officina e cessare per sempre l’attività.

Un duro colpo, per il marito, soprannominato a Catania il ‘Don Giovanni’ della zona. Un uomo che, nonostante i suoi 77 anni, non vuole rinunciare alle sue scappatelle e neppure accettare la ‘triste fine’ di una tranquilla vita da pensionato, a casa, insieme alla moglie e ai suoi amati cani.

Secondo il racconto dell’uomo, alla fine della lite la donna sarebbe uscita di casa senza fare più ritorno. Ma questa versione non convince gli inquirenti, viste le difficili condizioni fisiche di Mariella Cimò e i gravi problemi alla gamba della donna: cosa, questa, che escluderebbe l’ipotesi di un allontanamento volontario dalla propria abitazione.

Il percorso che, secondo la descrizione del marito, avrebbe fatto la donna ha la particolarità di non rientrare nel campo visivo delle telecamere posizionate dai vicini di casa, e quindi, come il marito ha sin da sempre dichiarato ai Carabinieri, non può essere verificato con l’aiuto di eventuali immagini.

Un percorso impraticabile, tra rovi e discese impervie che, come hanno facilmente notato gli inquirenti, una donna nelle sue condizioni non può aver fatto.

D’altronde, perché non andar via dall’uscita principale? Qui, nonostante la presenza di telecamere, non è stata acquisita nessuna immagine della donna mentre si allontana dall’abitazione. Dunque Mariella Cimò non è mai uscita da quella casa, e con lei sono spariti alcuni capi di biancheria, una borsa, i documenti e circa 40 mila euro. Questi ultimi, in questi giorni, sono stati trovati ben nascosti in buste di plastica, all’interno dell’autolavaggio. Inoltre, la donna si sarebbe allontanata senza prendere l’auto e lasciando a casa i telefoni cellulari.

Sospetto risulta, inoltre, come dimostra il ritrovamento di alcuni scontrini, l’acquisto di una grande tinozza, effettuato dal signor Salvatore il giorno dopo la scomparsa della moglie, di cui non è rimasta alcuna traccia. (a destra, una foto di Mariella Cimò tratta da gazzettadelsud.it)

La Procura della Repubblica di Catania apre un fascicolo per omicidio e distruzione di cadavere a carico di Salvatore Di Grazia, che si dice estraneo al fatto.

“Un atto dovuto”, viene detto, per autorizzare le perquisizioni e i rilievi del Ris (Reparto investigativo speciale) nella casa di San Gregorio, nell’autolavaggio e in una villetta al mare a Pozzillo, dalle parti di Acireale. Da questi rilievi, però, non emerge nulla.

Dall’inchiesta, spiega il procuratore Giovanni Salvi, sono emersi “elementi indiziari, costituiti innanzitutto dal contrasto tra le dichiarazioni rese dal Di Grazia, a partire dalla denuncia di scomparsa, e gli elementi obiettivi raccolti”.

Salvi si riferisce, ad esempio, alle “immagini tratte da telecamere” a agli “accertamenti sui tabulati telefonici”. L’imputato, oltre ad aver tenuto comportamenti “atti a sviare le indagini”, ha mostrato “un’improvvisa disponibilità economica nei giorni immediatamente successivi al 25 agosto, nonostante avesse dichiarato che la moglie aveva portato con sé tutto il denaro custodito nella loro cassaforte”.

Dunque si continua a cercare il corpo della donna, elemento fondamentale che potrebbe racchiudere la prova regina di questo intricato giallo e portare la firma del colpevole.

Questo sarebbe l’ennesimo caso di femminicidio consumato tra le mura domestiche e avvenuto per futili motivi, che vede coinvolta una famiglia ‘apparentemente normale’ con una vita normale.

Ma se si scava a fondo, si scopre l’infelicità di una donna che, oltre alle amarezze di moglie alle prese con un marito che la tradiva, ha perso la vita per aver creduto fino in fondo al valore della famiglia.

(a sinistra, Salvatore Di Grazia, foto tratta da crimeblog.it)


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]