Il Grande raggiro dei sondaggi

Il sondaggio e il desiderio. Come seminare dubbi attraverso le cifre e modificare certezze con le manipolazioni. Le stanche e senza nessun entusiasmo elezioni siciliane sono intervallate da sondaggi che proiettano, attraverso le cifre, più i desideri della committenza che le reali intenzioni di voto.

Applicando il noto adagio di Goebbels: ripetere una bugia migliaia di volte la farà divenire una verità, chi sforna i sondaggi spera di orientare i delusi e i disorientati che in questa tornata abbondano.

Eppure basta guardare dietro le quinte dei numerosi report per cogliere non solo contraddizioni, ma anche robusti interrogativi sulla loro inappuntabilità scientifica.

Secondo la stampa specializzata americana, maestra nella materia, il costo dei sondaggi va da un minimo di 5000 dollari per aree circoscritte passando per 15 e anche 20 e 30.000 dollari per alcuni stati federali con popolazione modesta.

Applicando alla Sicilia tali parametri, diciamo che ogni committente, dall’inizio della campagna elettorale, sembra aver messo fuori cifre abbastanza rilevanti.

Dopo la scoperta che i sondaggi non solo non fotografano le intenzioni di voto ma, con opportuna propaganda, incidono sulla vasta platea degli indecisi, i rilevamenti hanno mutato la loro natura da riproduzione degli umori a indicatori di direzione.

Maestro dei sondaggi, in Italia, è stato l’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Con lui il sondaggio è diventato un’arma elettorale. Assolutamente non indipendente, al pari di uno spot televisivo, tende a indicare il vincitore desiderato per trasformarlo in vincitore effettivo.

Nel 1994, anno del debutto in grande stile, tutti i sondaggi di parte davano Fora Italia al 30 per cento dei voti. Alla fine per quella forza politica si contarono il 20 per cento dei voti. Rilevante, certo, ma ben lontano dalle cifre di prima. L’inadeguatezza e la scarsità dei mezzi dei competitor di allora fecero il resto e il sondaggio obiettivo contribuì a spostare qualche milione di indecisi da una parte all’altra.

In Sicilia, con le dovute proporzioni, ci troviamo in una fase simile all’Italia del 1994. I mezzi di persuasione di massa della macchina clientelare girano a pieno regime, ma colgono meno risultati di prima. Uomini e donne, umiliati e violati, meditano vendetta.

Indicare chi saranno i vincitori probabili, e i perdenti sicuri, ha lo scopo di spingere chi cerca rivalse e chi soltanto nuovi protettori, in direzione di volti all’apparenza di discontinuità. Appena un passo oltre, dietro la novità relativa, gli schieramenti di sostegno sono arcinoti. Hanno già governato, e male. Hanno trasformato la classe politica nella nuova oligarchia, sommersi da privilegi stabiliti per legge, guarentigie scritte nei regolamenti, scranni trasmissibili per eredità.

Forse per difendersi dalle manipolazioni basterebbe non scorrere le loro cifre ammaestrate, oppure costringerli a documentare fonte della committenza, metodologie usate e costi sostenuti. Applicando per i mendaci le stesse sanzioni usate nei confronti a chi introduce sul mercato un prodotto dannoso e pericoloso. In fondo sempre di inquinamento si tratta. Non dell’acqua che beviamo o dell’aria che respiriamo, ma della democrazia e delle sue libertà.

 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]