Sanità, basta raccomandazioni per primari e direttori generali

Sanità: stop alle clientele nelle scelte ei direttori generali di Aziende ospedaliere e sanitarie, con l’obbligo, per le Regioni,  di sceglierli da un elenco. Provvedimenti per impedire l’accesso dei giovani alle sale gioco. Sanzioni pecuniarie per chi vende tabacchi ai minori. E, ancora, nuove regole sui farmaci. Queste, per grandi linee, le iniziative messe a punto dal ministro della Salute, Renato Balduzzi. (foto a destra tratta da salute.gov.it)

La manovra, piuttosto articolate, è stata approvata dal Consiglio dei ministri. Il Governo Monti – bontà sua – ammette che le norme in materia di contenimento della spesa pubblica “hanno determinato, negli ultimi anni, una contrazione delle risorse finanziarie destinate al Servizio sanitario nazionale (Ssn)”.

Da qui la necessità di riorganizzare il servizio. A cominciare dalle cure territoriali e dalla governance del personale medico e dalla razionalizzazione dell’assistenza farmaceutica.

Si comincia dall’assistenza sanitaria territoriale – che in Sicilia è piuttosto carente, se non assente – con ambulatori aperti 24 ore su 24. Per arrivare alle già citate nuove regole per nominare i direttori generali e i primari.

LA MEDICINA DEL TERRITORIO. Monti e il Ministro Balduzzi scoprono l’acqua calda: e cioè che nn si possono sbaraccare gi ospedali senza prima aver rafforzato l’assistenza sanitaria sul territorio. Nel caso della Sicilia è successo esattamente questo: il Governo regionale ha sbaraccato ‘pezzi’ importanti della sanità pubblica ospedaliera, ma non ha pensato a creare la medicina nel territorio, se non in casi sporadici (in Sicilia i Pta, Punti territoriali di assistesa sono pochissimi e non sempre di buon livello). 

Proprio stamattina il quotidiano Affaritaliani.it dedica uno speciale sulle novità che il Governo nazionale vuole introdurre in materia di sanità pubblica.

Si legge su Affaritaliani.it: “I punti qualificanti del riordino delle cure primarie sono: integrazione monoprofessionale e multiprofessionale per favorire il coordinamento operativo tra i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli specialisti ambulatoriali, secondo modelli individuati dalle Regioni anche al fine di decongestionare gli ospedali; ruolo unico ed accesso unico per tutti i professionisti medicine nell’ambito della propria area convenzionale al fine di far fronte alle esigenze di continuita’ assistenziale, organizzazione e gestione; sviluppo dell’ICT quale strumento irrinunciabile per l’aggregazione funzionale e per l’integrazione delle cure territoriali e ospedaliere”. (a sinistra, foto tratta da aciclico.com)

ATTIVITA’ INTRAMOENIA. Novità anche nell’attività cosiddetta intramoenia. “Si introducono, dopo più di dieci anni – leggiamo sempre su Affaritaliai.it – nuove norme in materia di attività professionale intramoenia dei medici, al fine di superare il regime provvisorio. Le Aziende sanitarie devono procedere a una definitiva e straordinaria ricognizione degli spazi disponibili per le attività libero-professionali ed eventualmente possono, con un sistema informatico speciale, utilizzare spazi presso strutture sanitarie esterne, ovvero autorizzare i singoli medici a operare nei propri studi”.

“Rilevante novità – leggiamo smepre su Affaritaliani.it – è che tutta l’attività viene messa in rete per dare trasparenza e avere tracciabilita’ di tutti i pagamenti effettuati dai pazienti, rendendo anche possibile un effettivo controllo del numero delle prestazioni che il professionista svolge sia durante il servizio ordinario, sia in regime di intramoenia. E’ previsto che parte degli importi riscossi saranno destinati, oltre che per i compensi dei medici e del personale di supporto, anche per la copertura dei costi sostenuti dalle aziende”.

MEDICINA DIFENSIVA. La manovra si occupa anche della cosiddetta ‘Medicina difensiva’ ovvero prescrizione di esami diagnostici inappropriati fatti al solo scopo di evitare ‘grane’ agli stessi medici (leggere responsabilità civile). Viene sottolineato che la medicina difensiva può sortire gravi conseguenze sia sulla salute dei cittadini, sia sull’aumento delle liste di attesa e dei costi a carico delle Aziende sanitarie.

Si punta a valutare la responsabilita’ dei medici verificando se hanno autorizzato la prestazione (per esempio il ricorso a una Tac o a una qualunque altra consulenza medica) secondo linee guida e buone pratiche elaborate dalla comunita’ scientifica nazionale e internazionale. Si tratta di un passaggio delicatissimo che – di fatto – dovrebbe spingere i medici che operano nelle strutture pubbliche a ‘risparmiare’ sui pazienti: filosofia inaccettabile, ma perfettamente in linea con il cinismo del Governo Monti e dei tre Partiti che lo sostengono: Pd, Pdl e Udc.  

Si punta a istituire un Fondo di garanzia per le coperture assicurative. Il fondo dovrebbe essere finanziato con il contributo dei medici e delle assicurazioni, in misura percentuale sui premi incassati, comunque non superiore al 4 per cento.

DIRETTORI GENERALI E PRIMARI. Ancora una volta si torna al parlare del merito nella scelta dei direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere e dei primari. Storia vecchia alla quale nessuno crede.

Le Regioni dovranno provvedere alle nomine dei direttori generali attingendo ad un elenco regionale speciale. In questo fantomatico elenco ci dovrebbero essere gli ‘idonei’ frutto di una procedura selettiva. Chi farà questa selezione?  La solita commissione costituita da esperti indipendenti. Chi sceglierà questi “indipendenti”? Di fatto, è la solita presa per i fondelli. Accompagnata dalle solite prescrizioni e cioè che a tale elencò potrà accedere solo chi potrà documentare, oltre ai titoli richiesti, un’adeguata esperienza dirigenziale nel settore. Insomma: nulla di nuovo: la solita aria fritta da ‘respirare’ anche sul web.

Un po’ più seria – ma poco – la cervellotica metodologia che dovrebbe portare alla scelta dei primari (dirigenti, medici e sanitari di strutture complesse). La procedura selettiva viene affidata a primari della stessa disciplina (e qui già inizia l’inghippo), ma non della stessa Asl (in Sicilia Asp) che verranno sorteggiati a livello nazionale. Il direttore generale dovrà scegliere il primario entro la rosa dei primi tre candidati. Per consentire il sorteggio, saranno costituiti entro tre mesi elenchi regionali dei primari per singole discipline. L’elenco nazionale sarà la sommatoria degli elenchi regionali.

FUMO. Viene vietata la vendita di sigarette e, in generale, tabacchi ai minori di 18 anni (finora il limite era a 16 anni). Le sanzioni previste per gli esercenti vanno da 500 a 2000 euro con la sospensione della licenza per tre mesi per chi viene beccato la seconda volta.

SPORT AMATORIALE. Il riferimento è a chi svolge attività sportive non agonistiche o amatoriali. Si punta a predisporre linee guida per le certificazioni mediche e per i controlli sanitari. Le società sportive professionistiche e dilettantistiche potranno utilizzare defibrillatori semi-automatici e altri eventuali dispositivi salvavita.

GIOCO. Il Governo Monti – e questo va a a suo merito – si pone il problema della dipendenza da gioco. L’obiettivo è quello di evitare che i minori frequentino questi luoghi. Evitando, per esempio, di aprire sale da gioco in prossimità di scuole, università, ospedali, chiese.

ALIMENTIFinalmente si comincia a spiegare alla gente quali sono i pericoli a cui si va incontro consumando latte crudo e pesce crudo. Vietata – era ora! – la somministrazione di latte crudo e crema cruda. Si introducono sanzioni per le Regioni in ritardo nei programmi di contrasto alle malattie infettive che colpiscono il bestiame. Per le Regioni inadempienti e’ prevista la nomina di appositi commissari. Nonostante i ‘truffaldi’ dell’Unione Europea – che in materia di succhi di frutta hanno autorizzato di tutto – le bevande analcoliche alla frutta dovranno contenere almeno il 20 per cento di succo della medesima frutta (e non più il 12 per cento).

FARMACI. “Sono previste misure finalizzate a garantire che i farmaci innovativi riconosciuti dall’AIFA – si legge nel servizio di approfondimento pubblicato su Affaritaliani.it – come rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale siano tempestivamente messi a disposizione delle strutture sanitarie di tutte le Regioni italiane. Viene disposto l’aggiornamento del Prontuario farmaceutico nazionale per eliminare farmaci obsoleti e avere più spazio per i farmaci innovativi. Si prevede la sperimentazione, da parte delle Regioni, di nuove modalità di confezionamento dei farmaci per eliminare sprechi di prodotto e meccanismi impropri di prescrizione e per facilitare la personalizzazione del confezionamento stesso. Viene completato il passaggio all’AIFA delle competenze in materia di sperimentazione clinica dei medicinali oggi ancora attribuite all’Istituto superiore di sanità, limitando contestualmente il proliferare dei comitati etici, prevedendo una gestione interamente telematica della documentazione sugli studi clinici. Le regole sulle autorizzazioni inerenti ai farmaci omeopatici sono precisate e semplificate, mantenendo le necessarie garanzie di qualità e sicurezza”.

EDILIZIA OSPEDALIERA. “Vengono migliorate le norme che regolano il partenariato pubblico-privato in materia di edilizia sanitaria – si legge sempre su Affaritaliani.it – ampliando la possibilità di collaborazione tra investitore privato e azienda sanitaria pubblica. Per quanto attiene all’adeguamento della normativa antincendio, viene previsto che una quota-parte delle risorse statali dedicate all’adeguamento strutturale e tecnologico dei presidi sanitari venga utilizzata specificamente per il rispetto della stessa normativa antincendio, la quale viene anche semplificata per alcune tipologie di strutture sanitarie. Viene inoltre accelerato e facilitato l’utilizzo delle risorse, gia’ destinate alla creazione di strutture socio-sanitarie, per trasferire i pazienti attualmente ospitati negli ospedali psichiatrici giudiziari di cui e’ stata recentemente stabilita per legge la chiusura definitiva”.

 

 

 

 


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