Ci si stringe il cuore a guardare la foto di questo ragazzo appena ventenne arrestato la scorsa notte a palermo. Così giovane finito su una così brutta strada. Ma tant'è. Si chiama daniele chiovaro, ha 20 anni, disoccupato con qualche precedente. Un figlio di palermo che la città non ha saputo salvare.
Giovanissimo il piromane arrestato a Palermo
Ci si stringe il cuore a guardare la foto di questo ragazzo appena ventenne arrestato la scorsa notte a Palermo. Così giovane finito su una così brutta strada. Ma tant’è. Si chiama Daniele Chiovaro, ha 20 anni, disoccupato con qualche precedente. Un figlio di Palermo che la città non ha saputo salvare.
I dipendenti dell’associazione Rinascita e Ambiente lo hanno sorpreso mentre tentava di appiccare un incendio su Monte Pellegrino, nella notte di Santa Rosalia, quando molti fedeli percorrrono quella strada per redere omaggio alla patrona del capoluogo siciliano. Hanno chiamato i Carabinieri, sarà processato per direttissima.
“E accaduto verso le ore 04.00 circa di oggi 04.09.2012 in località Monte Pellegrino in via Padre Cascini quando le pattuglie della Compagnia Palermo San Lorenzo e precisamente quelli della Stazione di Altarello di Baida e di Borgo Nuovo, che hanno tratto in arresto nella flagranza di reato un piromane per tentato incendio boschivo” si legge nel comunicato stampa dei Carabinieri.
“Le pattuglie in servizio di vigilanza fissa nei pressi del Santuario di Santa Rosalia in occasione dei festeggiamenti che si terranno oggi in quellarea, allertati da personale dellAssociazione Rinascita Ambiente incaricata a svolgere servizio di monitoraggio e pulizia delle area boschive, segnalava ai Carabinieri che nella pineta posta a circa 300 metri dal Santuario un giovane stava tentando di incendiare i luoghi avendo già alimentato delle fiamme con arbusti e sterpaglie.
Prontamente i militari dellArma, si portavano sui luoghi indicati riuscendo a bloccare lautore del reato, che alla vista dei Carabinieri tentava di darsi alla fuga a piedi tra la vegetazione, accerchiato ed ammanettato.
Contestualmente venivano allertati e fatti intervenire personale del corpo forestale regionale che con autobotte riuscivano a domare le fiamme che seppur minacciavano le piante di pino poste a pochi metri dal rogo non riuscivano a lambire la vegetazione, grazie al provvidenziale intervento di tutti i soccorritori.
Da una ricostruzione dei fatti- si legge sempre nella nota dei Carabinieri- e dalle testimonianze acquisite dai Carabinieri si evidenzia che: dalla strada venivano notate delle fiamme provenire dalla pineta posta sul lato sinistro della strada direzione Statua Santa Rosalia a circa 50 metti dalla Casa Forestale e circa 300 metri dal Santuario. Una persona di sesso maschile e precisamente un ragazzo di circa 20 anni era intento ad alimentare il fuoco che si stava sviluppando a circa 50 centimetri dal un albero di pino quasi a ridosso. Il giovane piromane veniva richiamato allordine che era pericoloso, ma lui senza nemmeno ascoltare, non rispondeva. Sollecitato più volte, ma questi molto agitato preso dalla foga dallazione che stava compiendo, continuava ad alimentare il fuoco con arbusti raccolti nel terreno e tronchi di legno, facendo alzare le fiamme e mettendo a rischio la pineta.
Il ragazzo infastidito dellintervento dei volontari, proferiva le testuali parole in dialetto siciliano RUGNU FUOCO A TUTTE COSE: dò fuoco a tutto, e gesticolando si riferiva alla pineta.
A questo punto sono stati avvisati i Carabinieri presenti impegnati nel servizio di Vigilanza al Santuario ed al Monte Pellegrino. Lintervento provvidenziale e tempestivo dei Carabinieri che bloccavano il soggetto che invano stava tentando di lasciare i luoghi scappando a piedi. Il ragazzo si trovava da solo nei pressi cera altra gente sicuramente per la devozione alla Santa. Il giovane è sembrato un po euforico come se provasse piacere a fare quanto enunciato.
Lintera area interessata allincendio è sottoposta a vincoli forestali trattandosi di riserva nazionale orientata. Nel luogo in cui si sono verificati i fatti, sono presenti diverse centinaia di alberi di pino”.
Nella notte di Santa Rosalia tenta di appiccare un incendio vicino al santuario