Stato & mafia/ Panorama pubblica le telefonate tra Napolitano e Mancino

Quello che si temeva si sta avverando. Le conversazioni tra il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e l’ex Ministro Nicola Mancino sulla tormentata vicenda della trattativa – o delle trattative – tra Stato e mafia sono finite sui giornali. Le pubblica oggi il settimanale Panorama. 

Oggi dobbiamo prepararci a una sequela di dichiarazioni, precisazioni, polemiche, veleni. Già ieri il pubblico ministero presso il Tribunale di Palermo, Antonio Ingroia, ha messo le mani avanti: “Se così fosse sarebbe un grave illecito”. Anzi, “un ricatto”. (a sinistra, foto di Napolitano tratta da movimentopastorisardi.org)

Purtroppo quella che vene annunciata come “una ricostruzione esclusiva” delle telefonate tra il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino sono destinate a fomentare altre polemiche. Del resto, non è un caso se lo stesso capo dello Stato ha promosso un ricorso alla Consulta contro i pm di Palermo che indagano sulla presunta trattativa Stato-mafia. Fino a ieri sera dal Quirinale non sono giunte repliche alle indiscrezioni giornalistiche.

Il settimanale Panorama, in edicola oggi, ricostruisce “giudizi e commenti taglienti su Silvio Berlusconi, Antonio Di Pietro e parte della magistratura inquirente di Palermo”.

Di Pietro la prende con filosofia: “Probabilmente – dice il leader dell’Idv – Napolitano si sarà lasciato scappare qualche parolaccia di troppo nei confronti dei magistrati di Palermo e questo, detto dal presidente del Csm, non appare opportuno. Lo avrà fatto per delle ragioni sue personali”, aggiunge il leader di Italia dei Valori,  invitando il Capo dello Stato a ritirare il ricorso che ha presentato alla Corte Costituzionale.

Ieri sera il pm Antonio Ingroia ha detto“Credo che la pubblicazione sia una violazione al segreto istruttorio e se si tratta solo di una squallida denigrazione, è chiaro il tentativo di ricatto nei confronti del Presidente della Repubblica”. (a destra, foto con scritta tratta da altocasertano.wordpress.com)

Sempre ieri Ingroia ha sottolineato come “in passato Panorama ha tirato ad indovinare. Qualcuno sapeva –  a partire dagli stessi indagati, di aver parlato con varie persone, anche con il Capo dello Stato. Lo sapeva – ha aggiunto Ingroia -non solo chi indagava, ma anche chi aveva parlato al telefono. Si seppe – ricapitola Ingroia – che alcune utenze telefoniche, fra le quali quelle di Mancino, erano state controllate. Uscì su Panorama l’indiscrezione. A quel punto i magistrati fecero intendere che quelle telefonate esistevano”.

“Ingroia sta mettendo le mani avanti rispetto al disastro politico e istituzionale che lui ed altri della procura di Palermo hanno combinato”, osserva il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto. Che aggiunge: “C’è qualcuno che ha giocato in modo irresponsabile ad un attacco alle istituzioni e adesso cerca goffamente di cancellare le impronte”.

Un’ulteriore indiscrezione si può leggere sul quotidiano on line, “Lettera 43?. Il quotidiano riferisce di una presunta telefonata di Napolitano al procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari, nel 2009 per “spingere” l’applicazione del Pm di Milano Ilda Boccassini alla procura nissena che indaga sulla strage di via D’Amelio in cui morì Borsellino. Ma Lari ha smentito “categoricamente” qualsiasi “pressione dal Quirinale” sulla Boccassini e “in generale sulle indagini relative alla trattativa condotte dal mio ufficio”. (a sinistra, foto tratta da vivicentro.it)

Un anno dopo l’inizio della collaborazione del pentito Gaspare Spatuzza, ha spiegato Lari, “il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso mi propose l’applicazione della Boccassini alle indagini sulla strage di via D’Amelio. Io risposi dicendo che, pur riconoscendo le grandi doti della collega, ritenevo inopportuna l’applicazione in quanto si era occupata già dell’inchiesta (Boccassini ha lavorato a Caltanissetta tra il ’92 e il ’94, ndr) e avremmo dovuto sentirla come testimone. La cosa finì lì. Ma ci tengo a ribadire che né Napolitano né il suo staff si è mai occupato della vicenda”.

 

 


Dalla stessa categoria

I più letti

Quello che si temeva si sta avverando. Le conversazioni tra il presidente della repubblica, giorgio napolitano, e l'ex ministro nicola mancino sulla tormentata vicenda della trattativa - o delle trattative - tra stato e mafia sono finite sui giornali. Le pubblica oggi il settimanale panorama.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]