Le eterne/passerelle dell’assessore Armao

Ci sono uomini pubblici che interpretano la vita pubblica come una continua passerella per esibire la propria bravura, la propria competenza e bla bla bla. Uno di questo è l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, che ieri, con circa tre mesi di anticipo, ha reso noti i numeri del bilancio 2013 della Regione.

La nuova ‘impresa’ dell’assessore Armao suona un po’ comica. Per almeno un paio di motivi.

In primo luogo perché Armao fa parte di un Governo regionale dimissionario e dovrebbe capire che lui è lì per l’ordinaria amministrazione e non per occupare spazi mediatici che spettano al futuro Governo.

Tra l’altro, va ricordato che il bilancio della Regione di quest’anno – cioè del 2012 – che avrebbe dovuto essere approvato entro il 31 dicembre dello scorso anno, è stato approvato nell’aprile di quest’anno, con quattro mesi di ritardo.

Tutto questo è avvenuto perché il Governo regionale si è preso quattro mesi di tempo perché non era nelle condizioni di presentare uno straccio di manovra economica. E quando finalmente ha portato a Sala d’Ercole la manovra, si è scoperto che era un disastro con i piedi: tant’è vero che – unico caso nella storia dell’Autonomia siciliana – la manovra ha registrato oltre 80 norme impugnate dal commissario dello Stato.

Attenzione: all’impugnativa non è seguito il ricorso della Regione presso la Corte Costituzionale: la dimostrazione – come scriveva il nostro giornale in quei giorni – che la manovra messa su dal Governo era sbagliata: tanto sbagliata che lo stesso Governo non ha nemmeno ritento di difenderla davanti la Corte Costituzionale.

Ora, che un assessore regionale di un Governo dimissionario, dopo i ‘successi’ ottenuti lo scorso aprile, ci presenti con tre mesi di anticipo il nuovo bilancio, beh…

La cosa ha fatto innervosire persino l’onorevole Riccardo Savona, presidente della commissione Bilancio e Finanze dell’Ars, un uomo politico sempre sereno e tranquillo: “Insomma – ha detto il buon Savona – questo terrorismo”. Della serie: ma questo Armao chi ce l’ha portato? La befana…

Hanno ragione, allora, quelli che gli cantano ‘Armao meravigliao…’


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