La Lega per l’Indipendenza della Sicilia diffida il Mis di Musumeci

 Dopo le dimissioni di un nutrito gruppo di militanti storici, adesso arriva anche una diffida. Nel mirino c’è sempre il Mis, il Movimento per l’Indipendenza della Sicilia e il suo presidente, Salvatore Musumeci.

Vi abbiamo raccontato in questo articolo dei motivi che hanno portato  alla fuga in massa da questa organizzazione politica. In sintesi, si accusa Musumeci di una gestione poco democratica del Mis e, soprattutto, di essere troppo ‘sensibile’ ai desiderata del Mpa, il partito del governatore (dimissionario) Raffaele Lombardo.

Critiche condivise anche dalla Lega per l’Indipendenza della Sicilia, movimento nato nel 1991, il cui segretario politico risponde al nome di Salvatore Emmanuele, figlio di quel Peppino che fu tra i fondatori storici del Mis nel secondo dopoguerra. E che avendo respirato fin dalla nascita la cultura e le battaglie indipendentiste,  considera un abuso da parte dell’attuale Mis l’utilizzo dei simboli che ricordano il movimento originario.  Da qui la diffida:

 

“Il segretario della Lega per l’Indipendenza della Sicilia diffida il Sig. Salvatore Musumeci quale presidente del M.I.S. ad utilizzare per scopi “personali” un logo “variopinto” di sigle che fanno riferimento a quello che fu il movimento di Andrea Finocchiaro Aprile, di Concetto Gallo, di Peppino Emmanuele, del Duca di Carcaci, di Attilio Castrogiovanni e tanti altri uomini illustri, i quali non possono e non devono essere invischiati con uno “pseudo-movimento storico” anche per motivi anagrafici.
Quindi, il passato è della storia e nessuno si può permettere di strumentalizzarla per scopi reconditi soprattutto considerata la “contiguità” con soggetti, da considerare poco raccomandabili, che hanno s-governato negli ultimi anni la Sicilia barattando le pregarotive dell’autonomia con i loro giochi di potere ed interessi personali.

Ecco i motivi per cui io, Salvatore Emmanuele, per evitare di richiamarmi espressamente al Movimento di Andrea Finocchiaro Aprile e di tutti gli amici storici, pur avendone titolo, mi sono visto costretto già nel lontano 1991 (periodo in cui tali commistioni politiche andavano emergendo) a ricorrere alla denominazione “Lega per l’Indipendenza della Sicilia”.

In verità, il vero movimento storico (il Mis) si sciolse nel 1958 per cui successivamente tutti i componenti storici aderimmo al milazzismo dell’Onorevole Silvio Milazzo, fondatore dell’U.S.C.S. (Unione Siciliana Cristiano Sociale) e grande Galantuomo.

Così, come qualcuno ha spudoramente sfruttato nel tempo l’autonomia per i propri fini, e non certo nell’interesse della collettività siciliana, così si è fatto un abuso alla memoria dei fondatori, dei caduti del E.V.I.S. e di coloro che finirono nelle patrie galere per un’ideale cui credettero fino in fondo pagando sulla propria pelle.

Non v’è dubbio, che oggi il sottoscritto vorrebbe vi fossero cinque milioni di indipendentisti per fare della Sicilia la “Svizzera” del mediterraneo e non per farsi ingannare dai soliti pifferai magici che in una sola cosa sembrano essere bravi, ovvero renderla vieppiù la pattumeria dell’Europa oltre che dell’intrallazzo”.

Il segretario Salvatore Emmanuele

Terremoto nel Mis, monta la protesta anti Mpa

 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]