Granata & Briguglio, la ‘nuova sinistra’

Che la confusione, culturale e ideologica prima che politica, sia orma il motivo conduttore di Futuro e libertà (Fli) in Sicilia lo dimostrano le dichiarazioni rilasciate ieri da Fabio Granata, vice coordinatore nazionale di questo partito.

Parlando delle elezioni regionali di ottobre, Granata spiega: “A questo punto siamo disponibili, come Nuovo Polo, a trovare convergenze tra la mia candidatura e quella di Rosario Crocetta, superando veti immotivati e legati al passato recente. In alternativa io e Massimo Russo in ticket,con il sostegno di Fli e Nuovo Polo per la Sicilia siamo pronti ad aprire la campagna elettorale sui medesimi valori non negoziabili e sullo stesso programma innovativo”.

Per chiarezza nei confronti dei nostri lettori, dobbiamo precisare che Fli è un Partito politico fondato da Gianfranco Fini. L’attuale presidente della Camera dei deputati, quando ha lasciato il Pdl insieme con un gruppo di parlamentari, ha fondato questo movimento politico, spiegando agli italiani che avrebbe lavorato per l’affermazione di un nuovo e moderno Partito di destra. (a destra Granata e Briguglio che si preparano a spostarsi a sinistra…)

Oggi il vice coordinatore nazionale di Fli, Fabio Granata, ci dice che, alle prossime elezioni regionali, si vuole alleare con Rosario Crocetta, cioè con il candidato alla presidenza della Regione appoggiato dal Pd di Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia. In alternativa, Granata si dice pronto ad andare in ticket con l’assessore regionale uscente alla Salute, Massimo Russo, vicino al presidente della Regione, Raffaele Lombardo.

A sostenere queste due possibili candidature ci sarebbe un fantomatico Nuovo polo composto da Mpa di Lombardo, lo stesso Fli e due Partiti che, in termini elettorali, non esistono: Mpa di Riccardo Savona e l’Api.

Dunque, da Partito di una moderna destra italiana, Fli si è trasformato – almeno in Sicilia – nelle ‘stampelle’ dell’Mpa di Lombardo (e vedi che mangi…) e di Rosario Crocetta, ovvero del Pd di Cracolici e Lumia.       

“Siamo un area politica legalitaria e repubblicana, autonomista e innovativa – ci fa sapere ancora Granata – e siamo certi che i siciliani capiranno il nostro messaggio. E poi,oltre al programma, io e Massimo Russo abbiamo le nostre storie a rappresentarci”.

Secondo noi i siciliani, leggendo le dichiarazioni di Granata, non capiranno più un tubo. Cosa succederà, in termini elettorali? Quello che che scriviamo noi da due giorni: Fli, se si presenterà alle elezioni regionali da solo, sparirà dal quadro politico regionale perché non raggiungerà mai il 5 per cento, che è la soglia di sbarramento sotto la quale una forza politica non ha accesso all’Ars.

Succederà che gli elettori siciliani di destra non voteranno più per Fli perché lo considereranno – e a ragione, visto che a certificarlo è lo stesso Granata – un Partito alleato del Pd di Cracolici e Lumia (per essere precisi, la peggiore sinistra siciliana degli ultimi sessant’anni). Mentre gli elettori del Pd di Cracolici e Lumia, ovviamente, si voteranno i propri canditati. Per non parlare degli elettori della vera Sinistra siciliana – e cioè Federazione ella Sinistra, Sel e Italia dei Valori – che voteranno i propri candidati.

Quanto al ‘ticket’ con Massimo Russo, Granata non si poteva scegliere un compagno di strada ‘migliore’, alla luce della secca sconfitta elettorale subita dallo stesso Russo (in coppia con il suo collega di giunta, Gaetano Armao) alle recenti elezioni comunali di Palermo.

Vi abbiamo dimostrato ‘matematicamente’ perché Fli – ‘diretto’, nell’Isola, da Carmelo Briguglio e da Fabio Granata – è destinato a scomparire dal panorama politico siciliano. 


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