Forconi: “Bisogna entrare nei palazzi della politica per cambiare la Sicilia”

 Una politica diversa. Fatta dalla gente comune, da chi lavora e produce,  in poche  parole, da chi  finora ha pagato il prezzo di una sistema clientelare ed opaco che ha distrutto la Sicilia. E’ questo lo spirito che anima il Movimento dei Forconi, che stamattina a Palermo, nel corso di un conferenza stampa, ha annunciato la discesa nell’agone politico. “Non abbiamo intenzione di abbandonare le lotte di piazza-ha detto Mariano Ferro- ma siamo convinti che per cambiare le cose radicalmente bisogna entrare nei palazzi della politica che sono in mano a gente che ha ridotto l’economia della nostra regione allo sfacelo e che ha pensato solo al proprio benessere, a danno di tutti i siciliani”.

“Oggi – ha aggiunto- ufficializziamo la partecipazione alle prossime competizioni elettorali perche’, dopo le proteste portate avanti nei primi mesi dell’anno, che hanno visto la straordinaria partecipazione di migliaia di persone, abbiamo capito che questa  politica non e’in grado di dare risposte al popolo siciliano”.

 Il soggetto politico si chiamerà  “I Forconi” e avra’ come simbolo una Sicilia stilizzata con le sagome di uomini e donne che reggono forconi (qui è possibile leggere il programma).

” L’obiettivo- hanno dichiarato Ferro, Giuseppe Scarlata e Franco Crupi-  e’ rinnovare la classe politica siciliana, “partendo dal popolo e da tutti i movimenti siciliani e liste civiche che vorranno aderire al nostro progetto per dare una vera alternativa ai siciliani”. La prossima settimana e’ previsto a Catania un incontro per decidere il nome del candidato alla presidenza della Regione e per definire le liste.
“Non sara’ necessariamente il mio nome o quello di Giuseppe Scarlata e Francesco Crupi -ha risposto  Ferro a chi gli chiedeva il nome del candidato alla presidenza della Regione- stiamo valutando diverse persone. Il requisito essenziale e’ che siano esterni alla politica e che siano siciliani. Di sicuro non saranno imprenditori come Zamparini o uomini politici come Sgarbi”.

Un chiaro riferimento al’ Movimento della gente, Sicilia e Territorio’ di Nello Di Pasquale, sindaco di Ragusa, che ha instaurato un dialogo con il patròn del Palermo calcio (che da tempo annuncia di volere creare un movimento contro la burocrazia che soffoca le imprese) e con il critico d’arte, ex sindaco di Salemi, che si conferma un appassionato della Sicilia.

Un movimento, quello del sindaco di Ragusa,  che ha raccolto l’appello all’unità dei siciliani del professor Massimo Costa, grande esperto in tema di Autonomia e promotore di un programma politico che mira ad una Sicilia federale  e libera dal centralismo statale.

C’è da dire che, i Forconi non sono stati i soli a storcere il naso davanti ai nomi di Zamparini e Sgarbi. Costa è invece convinto che l’importante è l’obiettivo e che non si potranno cambiare le cose ponendo steccati ideologici, né tantomeno restando divisi .

Proprio qualche giorno Scarlata ha detto che ” seppur condividendo molti punti del programma del prof Costa, abbiamo detto chiaramente che non condividiamo altre scelte ..abbiamo messo dei paletti che sono capisaldi del nostro movimento e da cui non retrocediamo neanche di un millimetro . Il professore a fine incontro ci ha detto: mi avevano detto che il dialogo con voi sicuramente sarebbe stato spigoloso, non è cosi ..rispetto profondamente il vostro pensiero …”.

Ps  Il l prof Costa ha appena annunciato che il suo lavoro è finito e che al momento sembra impossibile unire tutti i siciliani. Questo il suo editoriale : Costa: l’unione dei siciliani? Può attendere

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